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Forza Italia punta già alle comunali

Forza Italia punta già alle comunali

Il coordinatore Giacobazzi: «Gran risultato ma è solo l’inizio» Aimi e Galli: «La Regione? Contendibile, se saremo uniti»

06 marzo 2018
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La mappa dell’Emilia Romagna di colore blu, con ormai solo tre chiazze rosse, corrispondenti agli ultimi collegi in cui il Centrosinistra ha ancora la maggioranza.

È quella che Andrea Galli, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Modena, ha postato per testimoniare il proprio stato d’animo di fronte all’esito delle urne. Il “grande sogno” di chi, come lui, da decenni fa politica a Modena, e cioè: vedere rovesciata l’egemonia del centrosinistra che è divenuta realtà.

«Non nascondo che mi sono emozionato - esordisce Galli - e l’ho voluto testimoniare così. Anche se c’è un po’ di rammarico, perché questo si sarebbe potuto vedere già nel 2014. Direi che i risultati sono positivi e ci dimostrano che l’Emilia Romagna è diventata contendibile. Il che non significa che vinceremo di sicuro. Starà a noi saper cavalcare il momento, rimanendo compatti e continuando a lavorare insieme sul territorio. Evitando, vedi Giovanardi alle comunali, nelle precedente elezioni, di voler imporre a tutti i costi agli alleati le proprie scelte. Rompendo il fronte perché non si è fatto come voleva lui».

Quali valutazioni a questo risultato?

«Spiegare la sconfitta del Pd è molto semplice: hanno prevalso la voglia di dare una spallata al sistema; e gli elettori modenesi lo hanno fatto puntando su i più “antisistema”. È una banalità che vale a livello nazionale e locale. A questo va aggiunta l’infinita serie di errori del Pd che, dopo aver amministrato in modo sempre peggiore, ha avuto l’arroganza di trattare il territorio modenese ed emiliano come una riserva indiana. Come se qui a Modena si bevessero di tutto. Il “bue”, alla fine ha mosso la coda e ha mandato un chiaro segnale. Vedersi imposti Lorenzin, De Vincenti, Fedeli, Casini e compagnia bella è parso davvero troppo».

Sin qui gli errori del Pd, ma i meriti del centro destra?

«È stato premiato il lavoro sul territorio, il fatto di essere davvero tra la gente e vicini ai problemi. Penso soprattutto al lavoro fatto con gli agricoltori e altre categorie non sempre seguite. Gli elettori hanno premiato chi si è distinto al di là del simbolo individuando anche la compattezza stavolta reale del centrodestra».

Un’analisi condivisa dal coordinatore Piergiulio Giacobazzi che come gli impone il suo ruolo guarda già alle prossime scadenze

«Siamo soddisfatti soprattutto in prospettiva amministrative. Credo che sia il momento di sfruttare al massimo questa corrente a nostro favore - esordisce - Proprio oggi guardavamo i dati che arrivano da Camposanto, Serramazzoni e Polinago. I segnali che ci arrivano sono buoni, siamo soddisfatti. Il collegio Sassuolo-montagna sarebbe stato strappabile anche con Cuperlo e lo abbiamo portato a casa, anche sfidando un ministro. In montagna è stato premiato il nostro lavoro a Pavullo, Montefiorino. Zocca e poi Vignola. Sui numeri: Forza Italia guadagna 2-3 punti percentuali rispetto alle amministrative e si porta spesso in doppia cifra».

A Modena però Forza Italia sembra in affanno: al 9,5%

«Il dato di Modena città credo abbia risentito anche delle lunghe file ai seggi che ha convinto numerosi elettori, specie anziani, anche dopo due tre tentativi, a desistere».

E il sorpasso della Lega?

«Intanto sono alleati che hanno portato acqua al mulino della coalizione. E ciò è bene. Poi la Lega ha spinto molto sull’immigrazione; tema molto sentito dalla gente e su l quale io da tempo insisto come missione di tutto il Centrodestra. E soprattutto ha pagato loro di avere avuto un candidato premier nazionale; che in più occasioni è stato qui sul territorio, tra la gente attirando su di sé l’attenzione. Purtroppo quest’anno Berlusconi non è riuscito a passare da Modena».

Anche il consigliere regionale Enrico Aimi guarda con soddisfazione alla “casellina blu” per l’Emilia Romagna.

«Un momento atteso da 70 anni.- dice - Se si fosse votato anche per la Regione, oggi avremmo anche il presidente. Sarà per l’anno prossimo. Quanto al risultato complessivo: era nell’aria, tra la gente si avvertiva chiaramente la volontà di voltare pagina, dopo il fallimento di una politica dell’accoglienza portata avanti dal Pd, che non ha saputo nemmeno far fronte alla crisi economica come si sarebbe dovuto . La Lega avanti? Per anni è successo il contrario, siamo alleati l’importante è remare nella stessa direzione. E i risultati arrivano. E ne arriveranno altri...»

Andrea Marini