Gazzetta di Modena

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Modena, Tigella perduta e street food successo assicurato

di Serena Fregni
Modena, Tigella perduta e street food successo assicurato

Crescentine protagoniste nella caccia al tesoro in centro mentre al Novi Sad l’atmosfera è tutta latinoamericana

22 aprile 2018
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[[atex:gelocal:gazzetta-di-modena:modena:cronaca:1.16744372:Video:https://video.gelocal.it/gazzettadimodena/locale/modena-street-food-in-salsa-latinoamericana-al-novi-sad/95779/96381]]MODENA. Una serata dove il divertimento e il buon cibo sono stati i protagonisti, tra tradizione modenese e sapori latini.

In centro storico l’evento organizzato dalla Lambruscheria, capitanata da Alessio Bardelli in collaborazione con il giornalista ed esperto di storia Francesco Folloni: “I predatori della tigella perduta”, giunto alla quarta edizione, ha riscosso molto successo, coinvolgendo oltre 400 partecipanti che hanno girato per alcuni locali del centro, seguendo gli indizi per trovare le tigelle perdute, nascoste in vari punti del centro storico.

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«È un evento che unisce il buon cibo - racconta Bardelli - per noi modenesi la tigella è unica, il buon vino e soprattutto la storia della città grazie alla caccia al tesoro che i partecipanti devono fare, tra le strade ricche di storia del centro».

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Una caccia alla tigella che coinvolge la storia e anche la ricerca su internet attraverso le parole chiave per trovare indizi preziosi, come racconta Folloni: «Si può trovare davvero molto materiale online dedicato alla nostra città e chi fa questa caccia sa già che la prima caccia avviene proprio su Google».

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Un percorso dove si incontrano varie generazioni, dai giovani agli adulti, coppie, gruppi di amici e famiglie e questo, aggiunge Bardelli, è un valore aggiunto che va a valorizzare ulteriormente l’iniziativa.

Se in centro si gioca e si degusta il prodotto della tradizione modenese per eccellenza, al Novi Sad invece si può fare un tuffo nelle tradizioni latine con l’iniziativa “International & Latin Street Food”, aperta fino a stasera.

Dal Messico all’Argentina, dal Perù fino al Brasile, con anche alcuni food truck con specialità italiane, la manifestazione non è solo un incontro di sapori, ma anche di tradizioni come il Pisco, un distillato tipico peruviano che è possibile degustare in vari abbinamenti, come racconta Mariana: «Possiamo definire il Pisco come la sorella raffinata della grappa, prodotta con il mosto d’uva e si può gustare liscio e qui lo proponiamo anche sotto forma di cocktail, Pisco Sour, con lime oppure frullati».

Una nuova proposta che si può trovare all’interno della manifestazione come gli hamburger di Angus direttamente dall’Argentina cucinati con il metodo “Asado”, quattro ore di cotture che donano alla carne un sapore deciso e saporito.

Passando poi per il Brasile con la Picanha brasiliana di “Picanha cube”, il truck che propone questa specialità, il “codone di manzo” che viene servito in varie versioni, prima fra tutte il classico panino. Per chiudere in bellezza un giro d’obbligo allo stand messicano, dove, tra una porzione di nachos e un mojito, ci si può scatenare con la musica e i ballerini brasiliani in giro per la manifestazione.