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Formigine, la prima festa a 5 Stelle: «Partecipazione e fiducia»

Formigine, la prima festa a 5 Stelle: «Partecipazione e fiducia»

Formigine. Nel verde di Villa Benvenuti la tre giorni provinciale del Movimento Gli attivisti gestiscono una decina di stand e guardano con ottimismo a Roma

27 maggio 2018
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FORMIGINE. Daniele impiega un po’ di tempo, ma non demorde. Vuole iscriversi alla piattaforma Rousseau e il sistema fa i capricci. «Mi sono avvicinato al Movimento Cinquestelle da poco e ho intenzione di partecipare alle decisioni, ecco perché mi iscrivo. Mi piace l’onestà e sono qui per questo».

Daniele è uno dei tanti che tra venerdì e ieri (oggi ultimo giorno) ha partecipato alla festa provinciale del Movimento, una novità nel Modenese. Una decina di stand, avvolti nella magnificenza di Villa Benvenuti, con le bandiere a Cinquestelle che sventolano tra gli alberi secolari. Ricorda, vagamente, quella dell’Unità o del Pd che dir si voglia: «No - sottolinea Lucio Curci - qui nessuno paga niente. Gli stand gastronomici a fine festa offriranno liberamente una quota. Poi la festa del Pd ormai è in declino». Nel frattempo - sono circa le 16,30 - l’europarlamentare Marco Zullo sul palco parla dell’uso del glifosato in agricoltura e delle etichette alimentari davanti ad una trentina di persone. Poi toccherà alla deputata romagnola Giulia Sarti confrontarsi sul tema della giustizia.

«Ma ieri sera c’era il pienone», sottolinea Antonella Franchini, consigliere a Castelfranco. Sono proprio loro, i consiglieri dei vari Comuni, a lavorare in alcuni stand. La loro storia, come quella di tanti altri attivisti presenti, è simile.

«Io votavo Pci - spiega Mauro Ballola, ferrarese e che si occupa dello sportello anticrisi - poi ho iniziato a seguire Beppe Grillo». Tanti citano il V-Day come giorno della svolta, ma c’è chi si è avvicinato più tardi, come Patrizia e Lorenzo, marito e moglie in maglia gialla che si occupano di acqua e caffè: «Nel Movimento c’è gente in gamba e abbiamo capito che brontolare non serviva a nulla, dovevamo partecipare».

Intanto la platea fa partire il primo applauso per Zullo: «Bastano pochi giorni a Roma, in Parlamento, e si perde la cognizione della realtà - dice - Si viene coccolati e riveriti e ci si dimentica quanto costa un chilo di pane, perché tanto non sarà più un problema comprarlo». Di nuovo applausi dalla platea, composta principalmente da persona di mezz’età. «È giusto, bravo», sottolineano.

Se si dovesse scegliere una parola slogan nel pomeriggio di Villa Benvenuti sarebbe senza dubbio partecipazione: «Ero stanco di non vedere concretizzate le promesse - spiega Oscar Bonini, anche lui consigliere a Castelfranco - questa è stata la molla che mi ha convinto a partecipare al progetto del Movimento».

Ma il pensiero va anche a Roma, al presidente incaricato Conte e a Di Maio. Allora la parola cambia, diventa fiducia. Fiducia nel contratto e nell’attuazione di quelle idee che con la Lega sono state messe nero su bianco. Fiducia nel Governo che nascerà. In sincronia perfetta Zullo finisce l’intervento e dal palco arrivano le strofe di I wanna fly so high (Voglio volare in alto, ndr). E Daniele completa l’iscrizione a Rousseau. Sorride contento.

«È impegnativo - prosegue Bonini che ha curato al computer la procedura - ma siamo soddisfatti. La festa è riuscita».

Giovanni Balugani