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Maserati, il ministro Di Maio non risponde alla Regione

L'ingresso della Maserati
L'ingresso della Maserati

Vertenza Maserati a Modena: l'assessore regionale Palma Costi spiega all'assemblea legislativa di Bologna che, mentre la Fca si è detta disponibile a un incontro dopo aver contattato il Ceo Manley, il ministro Luigi Di Maio non ha dato risposta

06 novembre 2018
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MODENA. «Massimo impegno della Regione e forte attenzione alle vicende relative allo stabilimento Maserati di Modena, per cui abbiamo chiesto un incontro sia al ministro Di Maio, senza ottenere risposta, che ai vertici del Gruppo Fca, che si sono detti disponibili».

L'assessore regionale alle Attività produttive. Palma Costi, ha parlato così, intervenendo in assemblea legislativa, delle iniziative avviate dalla Giunta regionale dopo l'attivazione del contratto di solidarietà per i lavoratori Maserati fino alla fine di febbraio. La Regione, ha ricordato Costi, dopo l'annuncio del piano industriale di Fca, ha inviato una lettera il 5 giugno al ministro Di Maio.

A questa ha fatto seguito una nuova richiesta, il 24 settembre, per la convocazione di un incontro fra istituzioni, vertici aziendali e parti sociali «per un Gruppo che a quella data occupava direttamente oltre 8.700 lavoratori tra Ferrari, Maserati, Cnh Industrial, Vm Motori e Magneti Marelli. A oggi non abbiamo avuto alcuna risposta».

Quindi, ha aggiunto, «ho contattato direttamente il 23 ottobre il nuovo amministratore delegato Michael Manley e il neo direttore operativo per l'area europea del gruppo Fca Pietro Gorlier, il quale ci ha comunicato la disponibilità a un incontro dopo che il piano industriale sarà presentato alle parti sociali. Da parte nostra abbiamo già convocato un incontro con i sindacati regionali e le Amministrazioni locali».