Gazzetta di Modena

Modena, al San Carlo si parla di Chiesa e Riforma

Modena, al San Carlo si parla di Chiesa e Riforma

Lezione del professor Emidio Campi per il nuovo ciclo del Centro Studi Religiosi

03 ottobre 2017
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MODENA. Oggi, alle 17.30, hanno inizio alla Fondazione Collegio San Carlo, le lezioni del ciclo dedicato al tema “Riforma. I processi di rinnovamento nella storia del cristianesimo” ideato dal Centro Studi Religiosi. Emidio Campi, professore emerito di Storia della Chiesa all’Università di Zurigo, presenta la conferenza dal titolo “Ecclesia semper reformanda”, variazioni sul tema della riforma della Chiesa. Per molte persone la parola “Riforma” evoca immediatamente l’eroica memoria di un risoluto frate agostiniano tedesco che sfidò la Chiesa Romana affiggendo le sue novantacinque tesi il 31 ottobre 1517.

Prima però che fosse applicata al lavoro di Martin Lutero, la parola riforma ha avuto una storia ampia e diversificata ed era già di uso comune nel latino classico. Alla vigilia della Riforma le concezioni della reformatio ecclesia non erano affatto uniformi. Tutte queste concezioni di reformatio erano orientate, in un modo o nell’altro, verso una condizione cristiana immaginata come immacolata, e tutte speravano nella sua comune futura restaurazione. «Gli storici sono certamente nel giusto nell’aver denominato come “riformatori” coloro che hanno chiaramente compreso il vero senso del termine reformatio - spiega Emidio Campi - ovvero la consapevolezza che la Chiesa è nata, vive e procede nella Parola di Dio. Ciò non significa una fuga dalla storia a favore di qualche astratta questione teologica. Il ristabilire il primato dell’autorità e dell’importanza della Parola di Dio è compatibile con la teoria storiografica che considera la Riforma protestante come parte dell’ampio processo di trasformazione».