Gazzetta di Reggio

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Fabbrico: sfollata durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo 72 anni torna da chi la protesse

Fabbrico: sfollata durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo 72 anni torna da chi la protesse

Nonna Giuseppa, 97 anni, grazie a un’idea del nipote è tornata nei luoghi che hanno ospitato (dal 1943 al 1945) lei, la sorella e la cognata

18 ottobre 2017
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FABBRICO. Dopo 72 anni è tornata a Fabbrico nonna Giuseppa sfollata durante il secondo conflitto mondiale. Tutto è iniziato con un messaggio su Facebook. Luca, nipote di Giuseppa, una signora di 97 anni di Coreno Ausonio in provincia di Frosinone, vuole esaudire il desiderio della nonna: riportarla a Fabbrico, nei luoghi che hanno ospitato (dal 1943 al 1945) lei, la sorella e la cognata, sfollati durante la seconda guerra mondiale. Accompagna il messaggio una fotografia di altri tempi. I genitori della nonna su una panchina davanti alla chiesa.

La neonata Pro Loco ha subito accolto con entusiasmo questo desiderio e insieme all’amministrazione comunale e alle associazioni Gruppo Volontari, Anpi, Istituto “Marani” e Compagnia del Nocino, ha organizzato due giorni incredibili. E così dopo 72 anni, nonna Giuseppa, insieme a Civita, Raffaela e alle rispettive famiglie, sono tornate accolte da una comunità calorosa.

Due giorni ricchi di emozioni, rapporti umani intensi, ricordi scolpiti nella memoria delle donne sfollate e delle persone di Fabbrico che abitavano nella stessa casa e che hanno riallacciato un filo che è sembrato non essersi mai interrotto. In tanti si sono dati da fare per raccogliere indizi e testimonianze che portassero ai luoghi vissuti.

E quel luogo è stato individuato: la casa di via San Giovanni è ancora lì, le stesse pietre piene di ricordi, le stanze che raccontano la storia di tante famiglie, e la solidarietà che si era creata. Le signore hanno riconosciuto quei luoghi, hanno ricordato i nomi di coloro che le hanno ospitate, aiutate e sostenute in quei terribili giorni che hanno segnato la storia del nostro Paese. E il giorno dopo un giro per il paese e una sosta per una foto 72 anni dopo davanti alla stessa chiesa con la magnolia da sfondo, dove avevano posato i genitori di Peppa. (m.p.)