Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA. Nel 2017 Comer Industries saluta i 30 anni del rapporto che la lega alla Cina. Era infatti il 1987 quando l’azienda avviò le sue attività nel Celeste Impero, con un’attività di marketing e acquisto di scatole ingranaggi e prodotti semi-lavorati. Nel 2009, la filiale commerciale venne integrata in Comer Industries (Shaoxing) Co. Ltd. «Nel 1987 la Cina era un qualcosa di completamente diverso da quello che oggi è diventata», spiega Matteo Storchi, l’ad di Comer Industries, che nel 2007 ha curato la costituzione della sussidiaria cinese e per i 5 anni successivi ne ha guidato direttamente lo sviluppo. «Il management di allora ha saputo comprendere prima di tanti altri quanto importante sarebbe stato presidiare quel Paese – aggiunge Storchi -, e gettare le basi per un radicamento che nel tempo è divenuto sempre più importante».

Le ragioni di questa importanza non sono solo di carattere produttivo e commerciale. «C’è una componente culturale fortissima – rimarca l’ad -. Lavorare ogni giorno a fianco dei cinesi, confrontarsi con loro, competere su quel mercato ci permette di rimanere in contatto con la parte del mondo più dinamica e più veloce. E questa è una condizione essenziale per essere un leader di mercato, come noi siamo e vogliamo continuare ad essere».

Lo stabilimento di Shaoxing (una località a circa 200 chilometri a sud di Shanghai) si sviluppa su una superficie di 9.000 metri quadrati ed occupa 120 persone. Lì vengono prodotti riduttori per macchinari agricoli, per il settore eolico e, da poco, è anche iniziata la produzione di riduttori industriali. Inoltre, è presente anche un laboratorio per attività di ricerca e sviluppo.