Gazzetta di Reggio

Reggio

Punto nascite chiuso Valentini critica l’Aventino del M5S

Punto nascite chiuso Valentini critica l’Aventino del M5S

Il capogruppo di Progetto per Castelnovo: «Scelta sbagliata» Genitoni: «Fin da subito ho sostenuto le istanze dei cittadini»

01 dicembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





CASTELNOVO MONTI. Come prevedibile lascia spazio a polemiche l’ultimo consiglio comunale, con la scelta dei consiglieri 5 stelle di salire in Aventino, non dimettendosi ma annunciando di non partecipare più ai lavori consiliari e alle commissioni, e il respingimento da parte della maggioranza della proposta, arrivata dagli stessi 5 stelle, di dimissioni di tutto il consiglio come protesta per la chiusura del punto nascite del Sant’Anna.

Sulla seduta interviene criticamente il nuovo capogruppo di Progetto Castelnovo, Daniele Valentini: «Notiamo con piacere che finalmente anche il Consigliere Massimiliano Genitoni è intervenuto sul caldo tema riguardante la chiusura del punto nascite. Peccato che queste altisonanti dichiarazioni siano arrivate solamente dopo che è già stata decretata la chiusura del reparto e non prima. Ci domandiamo dove sia stato fino ad oggi. Ora si chiedono le dimissioni in massa dei consigli comunali e si proclamano scioperi istituzionali, ma Genitoni dove era quando si doveva trattare con le istituzioni, coordinare i comitati e incontrare gli organi politici regionali? Se non ricordo male, non mi pare fosse molto presente e partecipe».

«Pur rispettando – aggiunge – la scelta del Gruppo consiliare M5S di dare il via a uno sciopero istituzionale, non condividiamo questa posizione in quanto riteniamo che la soluzione ai nostri problemi non risieda né nel rassegnare le dimissioni, provocando il commissariamento del comune e tutto ciò che ne consegue, né quella di compiere uno sciopero istituzionale. La scelta più corretta e responsabile che possiamo fare è quella di restare dove siamo, esercitare le nostre funzioni nel migliore dei modi possibili e continuare le battaglie a favore della comunità nelle istituzioni».

E conclude: «Ad oggi la vera sfida è quella di fare in modo che la decisione assunta per il punto nascite non venga ripetuta per altri settori, dobbiamo evitare che si avvii un effetto domino che travolgerebbe non solo gli altri reparti ospedalieri ma altri servizi di cui oggi i cittadini usufruiscono».

A rispondere alle accuse è direttamente Genitoni: «L’intervento di Valentini denota disonestà intellettuale. Fin dal principio ho accompagnato i cittadini e presentato conto delle loro istanze nelle istituzioni ove era presente, Comune ed Unione dei Comuni, e a farle rappresentare dove avevamo come gruppo politico dai relativi rappresentati: Regione e Comuni della provincia. Nello specifico ero fin dall’inizio ad accompagnare il comitato Salviamo le Cicogne al primo incontro ufficiale con il sindaco Bini nella sede dell’Unione dei Comuni; ero a presentare il loro odg per la salvaguardia del punto nascite in Comune e Unione dei Comuni; ero ad introdurre il comitato al Direttivo nazionale dei Comitati per la tutela della salute nelle aree disagiate e periferiche (Cisadep); a presentare la loro causa ai comuni della nostra provincia e a tanti altri eventi».

Conclude Genitoni: «Adesso chiedo io: Daniele Valentini tu dove eri?».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.