Gazzetta di Reggio

Reggio

La Lega punta tutto su un solo concetto «Serve più sicurezza»

di Leonardo Grilli
La Lega punta tutto su un solo concetto «Serve più sicurezza»

All’hotel Morandi il Carroccio ha presentato i suoi candidati Presenti i 4 uninominali, il segretario Vinci e 2 plurinominali

18 febbraio 2018
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REGGIO EMILIA. «Più sicurezza, c’è poca sicurezza, sono impegnato per portare più sicurezza, il Pd ha creato insicurezza, porteremo sicurezza ma non è solo uno slogan». In linea con le dichiarazioni del loro candidato premier, Matteo Salvini, la parola più pronunciata dai candidati della Lega nei collegi uninominali e plurinominali reggiani, che si sono presentati ufficialmente ieri pomeriggio alla città, è stata «sicurezza».

Il clima, per gli esponenti del Carroccio, è quello della festa. La Lega salviniana, epurata dalla connotazione geografia “nord” e con aspirazioni nazionali, in provincia di Reggio ha fatto da asso piglia tutto. Ottenendo, nella coalizione reggiana, tutti i posti più ambiti e che, probabilmente, garantiranno un nutrito accesso al Parlamento. Ma ieri, nella piccola saletta dell’albergo Morandi in via Emilia San Pietro, non c’erano tutti i leghisti. Presenti Agnese Zaghi, capogruppo della Lega a Finale Emilia e candidata nell’uninominale cittadino alla Camera, assieme all’uninominale di Scandiano, Maura Catellani, avvocatessa di 46 anni e consigliera comunale a San Martino in Rio.

Accanto a loro altre due donne, candidate all’uninominale per il Senato: per il collegio numero 6 c’era Claudia Bellocchi, presidente dell’associazione “Donne Emiliane”, mentre per quello a scavalco con Parma, il numero 7, c’era Maria Saponara. In mezzo a loro il fautore di queste candidature che, nonostante le critiche degli epurati e le recenti scissioni di peso – come quella della brescellese Catia Silva – ha saputo far emergere la Lega reggiana fra gli altri partiti: Gianluca Vinci, segretario emiliano della Lega e capogruppo in Sala Tricolore, blindato in prima posizione nel collegio plurinominale cittadino della Camera.

Presenti in sala, candidati al plurinominale della Camera dietro Vinci, c’erano infine Elena Murelli ed Emiliano Occhi. Assenti, invece, Laura Calandoli, ultima candidata leghista nel plurinominale della Camera, e tutti i plurinominali del Senato: Armando Siri, capolista, dietro il quale si piazzano Lucia Borgonzoni, Stefano Corti e Cristina Girotti Zirotti.

In sala, dopo i banchetti organizzati nella mattinata in piazza Prampolini, i leghisti hanno spiegato in sintesi il loro programma. Più sicurezza, a partire dal «diritto alla legittima difesa» e dal «garantire i fondi per le espulsioni dei clandestini», passando per la «flat tax al 15%» e la «contrarietà alla chiusura del punto nascite di Castelnovo Monti».

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