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La festa del Pd parte domani con «politica d’opposizione»

La festa del Pd parte domani con «politica d’opposizione»

SAN MARTINO IN RIO. Al via la Festa del Pd di San Martino in Rio, da domani fino al 3 luglio, presso la zona fiera. «È la cosa più naturale che possiamo fare» con queste parole il giovanissimo...

15 giugno 2018
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SAN MARTINO IN RIO. Al via la Festa del Pd di San Martino in Rio, da domani fino al 3 luglio, presso la zona fiera.

«È la cosa più naturale che possiamo fare» con queste parole il giovanissimo segretario democratico Alberto Marastoni, 24 anni, spiega la festa. «Il senso del nostro essere è fare politica facendo comunità, creando occasioni di confronto, di contaminazione reciproca, di conoscenza. E lo facciamo con la leggerezza del divertimento, ma anche con la serietà dell’analisi e della riflessione».

Marastoni illustra prima di tutto le iniziative politiche: «Un programma contemporaneo che mostra chi vogliamo essere e chi sono i destinatari del nostro agire: in collaborazione con l’Anpi e il gruppo satirico dei Socialisti Gaudenti affronteremo la politica e l’informazione nell’era dei social. Ci sarà la serata di incontro con l’amministrazione comunale per fare il punto sulle cose fatte e da fare e con la fondazione “Durante e dopo di noi” affronteremo il temi delle fragilità e delle disabilità. Infine, la politica con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e Andrea Costa, segretario del Pd di Reggio».

Ma la Festa sarà anche cucina e musica: due ristoranti, tradizionale e di pesce, lo stand del gnocco, il ballo liscio e, al suo secondo anno di vita, lo Spazio giovani Bauman: «Qui avremo Graey, Taberma Mediterranea, lo spettacolo Cammina, cammina, dedicato alla memoria di Augusto Daolio e tanto altro».

Marastoni analizza la situazione nazionale: «Il governo si è formato. Noi, il Pd, dobbiamo fare opposizione ed essere l’alternativa. Dobbiamo essere quelli che non aspettano il passaggio del cadavere sulla riva del fiume. Noi dobbiamo essere quelli che fanno il doppio della politica degli altri senza arretrare sui valori: la flat tax è una misura fiscale diseguale, l'integrazione è la premessa alla nostra sicurezza; le diverse forme di caporalato digitale sono da stroncare perché ledono la dignità, i diritti e mettono in pericolo la vita di giovanissimi lavoratori. Dobbiamo promuovere il buon operato dell’amministrazione locale».