Gazzetta di Reggio

Reggio

Un progetto socio-sanitario per Reggio

di Riccardo Versari
Un progetto socio-sanitario per Reggio

Il vicecesindaco Sassi ha illustrato al Malaguzzi i dati dai quali partire. Tra le emergenze, stili di vita, povertà ed esclusione 

25 giugno 2018
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REGGIO EMILIA. Al Centro internazionale “Malaguzzi”, in una sala gremita di rappresentanti della sanità pubblica e del terzo settore, il vicesindaco di Reggio Emilia, Matteo Sassi, coadiuvato da Elisabetta Negri (direttore del distretto sanitario di Reggio), Lorenza Benedetti (area risorse e servizio programmazione e controllo del Comune), Silvia Guidi (responsabile e coordinatore dell’Ufficio di piano del Comune) e Germana Corradini (Servizio servizi sociali e Intercultura del Comune) ha mostrato una moltitudine di dati su popolazione, sanità, lavoro, istruzione e povertà riferiti al distretto sanitario e alla provincia di Reggio. Questi serviranno a progettare interventi socio-sanitari futuri (Piano di Zona 2018-2020) per il territorio.

RESIDENTI. Alcuni dati rilevanti. A 1° gennaio 2017 gli abitanti del Distretto comprendente Reggio, l’Unione Colline Matildiche, Albinea, Quattro Castella, Vezzano, l’Unione Terre di Mezzo, Cadelbosco Sopra, Bagnolo, Castelnovo Sotto sono 227.132, di cui 171.714 residenti nel capoluogo. Delle 100.474 famiglie residenti, quelle monopersonali (cioè composte da una sola persona) sono il 38,9%, di queste il 53,1% è rappresentato da donne sole. VACCINI. Per quanto riguarda la sanità, un tema toccato particolarmente caldo in questo periodo è quello dei vaccini, la cui copertura sul nostro territorio si aggira intorno al 95%, soglia raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire la cosiddetta “immunità di gregge” (per proteggere, cioè, indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati).

STILI DI VITA. Altro dato, un po’ allarmante, sulla salute è quello relativo agli stili di vita, in particolare la percentuale di persone sedentarie e di persone in sovrappeso che sono, rispettivamente, il 26,1% e il 40,5%.

IMPRESE. A proposito di lavoro, le imprese operanti nel Distretto reggiano sono aumentate del 6% tra 2015 e 2017, dopo alcuni anni di crisi. Di queste 25.564 aziende, il 17% è rappresentato da “aziende rosa”, cioè realtà produttive dirette da donne, e il 10% da una forte presenza di giovani in organico.

ISTRUZIONE. Per quanto riguarda l’istruzione, aumentano di anno in anno gli iscritti a tutte le scuole di Reggio Emilia e, in particolar modo, all’Università di Modena e Reggio nella quale si contano, nell’anno accademico 2016/2017, 8.098 studenti (1.738 in più rispetto all’anno accademico 2013/2014).

NUOVE POVERTÀ. Ultimi ma non meno importanti, i temi della povertà e dell’esclusione sociale, concetti spesso confusi tra loro, ai quali il Comune ha voluto dedicare ampio spazio e approfondimento. La povertà è un concetto molto complesso perché dinamico e multidimensionale che comprende, tra i vari, la stabilità/instabilità dell’esperienza lavorativa, elementi soggettivi come la percezione e le aspettative personali e ci sono alcune condizioni in cui è più difficile trovare un lavoro oppure si è impossibilitati a farlo (essere bambini, essere migranti, essere in condizioni di malattia mentale o fisica, ecc). L’esclusione sociale, invece, comprende anche la condizione di povertà insieme ad altri fattori di rischio che interagiscono e/o si sommano tra loro, ad esempio: la solitudine, la discriminazione, lo stigma e la violenza. Tutto questo compromette fortemente la possibilità dell’individuo di partecipare alla vita sociale. Tra gli indicatori di povertà o deprivazione, e le percentuali nel distretto di Reggio (aggiornate al 2011), troviamo: persone con la licenza elementare o titolo inferiore 27,4%, disoccupati 8,6%, numero di occupanti per 100 metri quadrati nelle abitazioni 2,43, abitazioni in affitto 20,7%, famiglie monogenitoriali 9,9%. Per contrastare questi fenomeni, la Regione Emilia-Romagna (che presenta numeri molto simili) ha creato le misure di sostegno al reddito chiamate Sia, Rer e Rei.

IL PROGETTO. Questi dati, che posso essere reperiti da tutti in Comune, sono la base da cui partire per progettare e realizzare il Piano di Zona 2018–2020, raccolta di linee-guida per gli interventi sociali e sanitari per il territorio distrettuale di Reggio.

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