Gazzetta di Reggio

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ai ferri corti 

Ora il Pd “licenzia” i manager «Via i responsabili della crisi»

L.S.

Il partito spara a zero  e chiede alla famiglia  di pagare subito gli arretrati e partecipare al salvataggio  con il proprio patrimonio

04 agosto 2018
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REGGIO EMILIA

I sindacati manifestano soddisfazione per l’esito dell’incontro in una nota firmata dai segretari nazionali di Fai Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. La dichiarazione di Lisa Ferrarini viene da loro interpretata come «la ricerca di nuovi soggetti finanziari o industriali che possano entrare nella compagine societaria».

La tenuta dell’azienda e dell’attività produttiva è il presupposto del mantenimento dell'occupazione. Intanto, però, i sindacati rimarcano l’approvazione degli ammortizzatori sociali da parte del Tribunale che sovrintende ai concordati preventivi.

È meno entusiasta il Partito democratico, che punta il dito sulla piaga delle tre mensilità di stipendi arretrati non ancora corrisposti ai dipendenti: «È una questione - afferma - da sbloccare subito, con la massima celerità». Le difficoltà del gruppo Ferrarini dipendono, a suo avviso, dalle scelte dei dirigenti. «È evidente - scrive la segreteria provinciale del Pd - che nessun piano industriale sarà mai efficace se non accompagnato da un cambio di management. I vertici che hanno prodotto questi risultati finanziari ed economici non possono essere interpreti del rilancio».

A suo avviso è da evitare la liquidazione di parte dell’azienda: «Chiediamo alla proprietà - dice il Pd - di dimostrare ancora una volta il legame con il territorio e di offrire il diretto sostegno patrimoniale e finanziario per superare questa fase e consentire il rilancio». Anche Antonella Incerti, deputata del Pd, esorta a mantenere alta l’attenzione sul problema degli arretrati e sui due piani concordatari che saranno presentati nei prossimi giorni. «È necessario - scrive - mettere in atto ogni iniziativa utile a salvaguardare un marchio storico del food made in Italy, che rappresenta il territorio reggiano nel mondo e genera un indotto considerevole. Perdere un simbolo di Reggio come Ferrarini costituirebbe un danno per tutta la nostra comunità». Era presente all’incontro anche Maria Edera Spadoni, deputata dei Cinque Stelle, che, in sintonia con il ministero guidato da Luigi Di Maio, ne sottolinea l’impegno citando le parole del vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial: «Questa crisi deve essere attentamente monitorata in tempi brevi, in modo da poter tutelare sia la continuità produttiva che il mantenimento dei livelli occupazionali. Per questo motivo abbiamo chiesto di essere tempestivamente informati di ogni nuovo ulteriore dato che possa indicare una possibile soluzione alla crisi, e abbiamo già indicato come data per la prossima convocazione delle parti il giorno 26 settembre presso il ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro». Anche Maria Edera Spadoni, quindi, si impegna a continuare a monitorare questa vicenda e a presenziare all'incontro del 26 settembre. —

L.S.

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