Gazzetta di Reggio

storia e religione 

Il vescovo Massimo Camisasca racconta Gioventù Studentesca

M.R.
Il vescovo Massimo Camisasca racconta Gioventù Studentesca

Un viaggio alla scoperta di don Giussani e della “prima” Comunione e Liberazione Nel volume anche le testimonianze di Eugenia Scabini e don Pigi Bernareggi  

30 agosto 2018
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REGGIO EMILIA

S’intitola “L’avventura di Gioventù Studentesca” ed è l’ultimo libro di monsignor Massimo Camisasca. Un racconto storico, arricchito dagli scatti del grande fotografo Elio Ciol (che Camisasca ha fatto esporre a Reggio, al battistero e in vescovado, in occasione dell’ultima edizione di Fotografia Europea) e dalle testimonianze di due nomi molto stimati all’interno del movimento di Comunione e Liberazione: la psicologa Eugenia Sabini e don Pigi Bernareggi, missionario in Brasile da cinquant’anni.

Il vescovo traccia un affresco molto chiaro degli anni in cui don Luigi Giussani, un prete brianzolo, crea una nuova corrente all’interno dell’Azione Cattolica milanese: «Per lui – scrive Camisasca – il punto di partenza non dovevano essere le virtù umane né quelle cristiane, ma l’incontro dell’uomo con Cristo vivo nella comunità cristiana, unica e vera risposta alle esigenze più profonde del cuore di ognuno». Suddividendo il racconto in vari capitoli, il vescovo spiega il contesto storico ed evidenzia i momenti decisivi per lo sviluppo di Gioventù Studentesca: dalle prime messe per i “giessini” (caratterizzate dall’essenzialità dei gesti e dall’importanza del canto) fino alla pubblicazione del primo numero di “Milano Studenti”. «Auguriamoci, noi “grandi”, di avere la semplicità che vediamo sui volti dei giessini che andavano in Bassa all’inizio del Movimento – scrive il teologo Juliàn Carrón nella prefazione del libro – La storia particolare che ci ha investiti può continuare, per grazia di Dio, se si rinnova in noi costantemente lo stupore di quell’inizio». —

M.R.

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