Genova

Una piazza per Teresa partigiana e deputata che donò alle donne il fiore della mimosa

Era la più giovane tra le 21 donne Costituenti

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ERA la più giovane tra le 21 donne Costituenti, una delle sette partecipanti alla Commissione dei 75 che materialmente scrisse la Costituzione. Fu lei, a 26 anni, a far aggiungere all’articolo 3, fortemente voluto soprattutto dalle deputate, che stabilisce il principio di eguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini “senza differenze di razza, di sesso o di religione”, la formula “di fatto” che dà concretezza alla legge chiamando lo stato a rimuovere gli ostacoli alla piena parità. E adesso, settant’anni dopo l’entrata in vigore della Carta costituzionale, e mentre quel “di fatto” ancora non c’è, Genova ricorda Teresa Mattei, nata proprio nel capoluogo ligure il 1° febbraio 1921 e scomparsa nel 2013: per lei, la partigiana Chicchi, fondatrice dei Gruppi di Difesa della Donna a Firenze, costituente e pedagogista, ci sarà da oggi una piazzetta, quella prospiciente la scuola elementare Garaventa-Gallo, nei pressi dei Giardini Luzzati. L’intitolazione a Teresa Mattei, proposta dalle donne di Senoneraquando, sottolinea l’importanza del suo lavoro all’Assemblea Costituente, dove fu eletta nelle file del Pci e dove ricoprì l’incarico di segretaria nell’Ufficio di Presidenza, ma anche quello di una donna che, dopo l’impegno parlamentare, lasciato negli ’50 dopo forti attriti con i dirigenti — maschi — del partito (per dissensi sulla linea politica, ma anche criticata per aver avuto un figlio dal suo compagno Bruno Sanguinetti senza essere sposata), visse tutta la vita quello nella scuola e a favore dei bambini e di chi non aveva voce. È ricordata, invece, perché fu lei a scegliere la mimosa come fiore per l’8 marzo; Luigi Longo aveva proposto la violetta, usata in Francia nella stessa occasione, ma Teresa propose la mimosa: più semplice, più facile da trovare in campagna e in città. Tutte le donne avrebbero potuto essere così festeggiate senza spendere soldi, in quei duri anni di dopoguerra.
L’inaugurazione della piazzetta è prevista per le 11, con la partecipazione anche dei bambini della scuola e interventi di Arianna Viscogliosi, assessora a Personale e pari opportunità, Andrea Grasso assessore del Municipio I, Massimo Bisca presidente provinciale Anpi, Chiara Capini di Senonoraquando Genova, Marco Montoli presidente de Il Ce.Sto, Anita Ginella docente di Storia Contemporanea e procugina di Teresa Mattei, Genzianella Foresti dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Centro Storico.. Ma a Teresa sarà dedicata tutta la giornata, presso i Giardini Luzzati e dintorni. A seguire l’inaugurazione, l’anticipazione della mostra “Donne al voto. Partigiane, elettrìci, costituenti (in programmazione all’Area Archeologica dal 1 al 14 marzo 2018) e il monologo teatrale “Dio ti vede, Marx no” di Amedeo Romeo, con Lisa Galantini, produzione Teatro della Tosse, nonché la proiezione del video “Le ragazze del ’46” a cura di Senonoraquando Genova. Nel pomeriggio laboratori per bambini a cura de Il Ce.sto “La treccia della pace”, presentazione del libro “Le mille. I primati delle donne” a cura di E. Rizzo con Daniela Domenici ed Elena Fiorini, e infine aperitivo musicale e danze popolari con i Suleimurié. Una giornata di festa per farsi perdonare — o almeno iniziare a farlo — quanto a lungo un personaggio come Teresa Mattei sia stata dimenticata. E, più in generale, quanto poche siano sono le donne ricordate nella toponomastica cittadina; nonostante la tradizione civile della città, Genova è tra i fanalini di coda italiani, che si ancora intorno al 4% in tutta Italia. Qui siamo a un triste 3,5% o poco più.