Genova

"Macchè laicità, il presepe negli uffici è solo tradizione"

Il presidente del Municipio replica a don Paolo Farinella: "Dimentica la sua fede cattolica"

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«Vogliamo riportare un po' di tradizione nei nostri uffici, lo fanno tutte le chiese e le famiglie a casa propria, non vedo dove stia il problema».

Andrea Carratù. presidente leghista del municipio Centro est, davvero non vede dove sia il problema. In settimana il consiglio voterà la presenza del presepe in tutti gli uffici di quella che una volta si chiamava circoscrizione. In quel centro storico quartiere multietnico per eccellenza di Genova.

Il fatto è che, presidente, qui si parla di uffici pubblici.

«Ma se tutti a Genova, in Italia e nei Paesi cattolici di tutto il mondo a Natale fanno l'albero addobbato! Anche se non c'entra nulla con la cultura italiana e con la religione cattolica. Noi in più vogliamo mettere quattro statuette».

Su queste pagine don Paolo Farinella ha ricordato la laicità di un Paese civile.

«Don Farinella come al solito non tiene conto della fede da cui proviene. A lui piace incarnare quel progressismo che non mi sembra stia portando grandi frutti nella Chiesa. Se non è d'accordo ce ne faremo una ragione, non mi turba più di tanto».

Quando si allestisce il tutto?

«Dobbiamo ancora votare in Consiglio, non so nemmeno come sia trapelata la nostra proposta. Vedremo come andrà la votazione».

In che senso vedremo come andrà? Si aspetta opposizione?

«Siamo in un municipio, mica ci sono gli ordini di partito. Noi presenteremo la nostra proposta e ognuno deciderà secondo la propria coscienza».

La Chiesa finora ha combattuto battaglie per il crocifisso nelle scuole, la state forse "sorpassando" sui propri valori?

«Stiamo parlando di una cosa che introdusse San Francesco nel 1200... si tratta di difendere una nostra tradizione che ha più di 800 anni. Le ripeto che l'albero addobbato, che ormai è associato al Natale, è una importazione».

Presidente, al di là della tradizione, nemmeno due mesi diceva che «la situazione della sicurezza in centro storico è drammatica e gravissima, oltre i livelli di guardia». Ora come va?

«Devo dire che la prefetta Fiamma Spena mi ha fornito di dati molto incoraggianti. I reati rispetto al 2016 sono diminuiti del 20 per cento, da gennaio a settembre sono stati realizzati più di 5000 interventi da parte delle forze dell'ordine. Sulla sicurezza percepita, invece, bisogna ancora lavorare...»

Che ne pensa dei migranti a Multedo?

«Per il centro storico vogliamo fare una proposta di alleggerimento e spostare qualche persona. Perché qualcun altro prima o poi un discorso di solidarietà dovrà farlo. A ognuno il suo, anche se a Multedo i cittadini sono stati tartassati a lungo».