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Il governo pronto ad esercitare il 'golden power' su Esaote

A Roma si ragiona sull'ipotesi di fermare la cessione dell'azienda di ecografi ligure ai cinesi

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Prima erano gli aerei della Piaggio, adesso sono gli ecografi dell’Esaote. Non propriamente la stessa cosa, in quanto a sicurezza nazionale. Eppure, l’ipotesi che il governo voglia nuovamente valutare di servirsi del “golden power” per imporre prescrizioni, se non addirittura per fermare la cessione di un’azienda italiana (ligure) a investitori stranieri (cinesi), torna d’attualità. Nei mesi scorsi se n’era parlato in merito al futuro di Piaggio Aerospace, partita complessa per un’azienda che ha sede a Villanova d’Albenga e Genova, ma che ha da tempo consegnato il suo capitale a operatori stranieri, in questo caso, il fondo degli Emirati Mubadala. Per rimettere in corsa un’azienda che non ha crisi di prodotto, ma ha necessità urgente liquidità, si è parlato di uno schema societario nuovo che possa coinvolgere partner industriali sia per la produzione civile del P180, sia per quella militare degli aerei a pilotaggio remoto, i droni. Di nomi ne sono stati fatti parecchi, per il P180, con una società lussemburghese che rimanda però a un gruppo cinese, e per i droni, con Leonardo. È stato a quel punto che il governo è sceso in campo, mettendo sul tavolo la carta del “golden power”. Se in Asia si trasferisce la proprietà del P180, è difficile pensare a uno stop governativo (a condizione ovviamente che la produzione resti qui). Altro discorso è pensare al passaggio di proprietà degli aerei militari a pilotaggio remoto a un Paese estero. Ma visto che questo non accadrà, il golden power su Piaggio potrebbe rientrare.

Ora si torna a parlare di questa opzione governativa per il futuro di Esaote, che è un’azienda con sede a Genova e capitali da tempo stranieri, la cui cessione è stata annunciata a dicembre. Ad acquistare sarà una cordata di investitori finanziari, fra cui il fondatore e proprietario di Alibaba Jack Ma, e di produttori industriali cinesi. Il passaggio del capitale dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, subito dopo l’approvazione del bilancio 2017. Ma è a questo punto che, in ambienti finanziari, ha cominciato a circolare la voce di un possibile esercizio del golden power su Esaote.
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