Genova

Il Pd attacca: "Campagna occulta di Toti e Bordilli"

Polemiche per iniziative "istituzionali" in queste ore. Il governatore: "Informiamo solo i cittadini"

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Domani mattina a palazzo Tursi sarà presentato dall'assessorato al Commercio, alla stampa e alle categorie interessate, un "bando pubblico per la concessione di finanziamenti a favore di attività commerciali e artigianali già esistenti nel municipio Centro Ovest". La data scelta per l'appuntamento, tre giorni prima delle elezioni, ha scatenato le critiche da parte del Partito Democratico. Il municipio Centro Ovest, che comprende Sampierdarena e San Teodoro, andrà infatti al voto per il rinnovo del consiglio municipale insieme alle Politiche, domenica 4 marzo (a giugno il centrosinistra, vincitore, non era stato in grado di esprimere una maggioranza).
Cristina Lodi, capogruppo Pd, attacca: "Assai inopportuno che l'assessore al Commercio, Paola Bordilli, dello stesso schieramento politico, la Lega, del candidato presidente del centrodestra e commissario uscente Renato Falcidia, presenti un bando che riguarda solo i commercianti dell'area in cui si vota". "Si tratta di una scelta strumentale e di carattere elettorale - continuano i Dem - che non dovrebbe avere nulla a che fare con la città".
Un altro fronte polemico in queste ultime ore di campagna elettorale si apre in Regione. "A pochi giorni dal voto il presidente Toti invia una lettera "istituzionale" ai liguri, che ha il sapore della campagna elettorale occulta". Lo denuncia il gruppo pd in Regione Liguria, spiegando che "in questa comunicazione ufficiale il governatore parla del cosiddetto del family support approvato nel bilancio di dicembre - due mesi fa - che esenta dalla maggiorazione dell'Irpef regionale le famiglie con almeno 4 figli e un reddito imponibile fino a 55 mila euro l'anno e quelle con imponibile da 28 mila euro con un figlio nato nel 2018". "Misure totalmente insufficienti e che si rivolgono una platea ristrettissima di liguri. Secondo i dati del 2013 - afferma il gruppo del Pd - le famiglie della nostra regione con 6 componenti (quindi 4 figli) erano 4 mila su 758 mila totali (lo 0,6%), quelle con 5 componenti (posto che uno dei genitori sia venuto a mancare) 18 mila sempre sul totale di 758 mila (il 2,37%). Lo stesso vale per l'esenzione per chi avrà un figlio nel 2018, visto che i nati nel 2016 in Liguria sono stati 9878 a fronte di una popolazione di un milione e mezzo di persone. In poche parole: un numero molto esiguo di famiglie liguri potrà utilizzare questo sconto sull'Irpef che equivale al pagamento della sola percentuale base dell'1,23%". "Quando la Liguria era governata dal centrosinistra questa misura (cioè l'esenzione dalla maggiorazione Irpef) riguardava tutti i cittadini con reddito fino a 28 mila euro. Ma la giunta Toti appena insediata ha aumentato le tasse, concedendo l'esenzione solo per chi guadagna fino a 15 mila euro l'anno. Ma questo il governatore si guarda bene dal dirlo", sottolinea il Pd.
"Oggi Toti, con questa lettera, non solo utilizza l'istituzione per meri fini elettorali - i pochi beneficiari dalla sua manovra non devono presentare alcuna istanza per usufruire dello sconto, perché l'esenzione è automatica e quindi la comunicazione è pleonastica - ma dipinge una misura insufficiente e dallo scarso peso sociale come un grande aiuto alle famiglie liguri", conclude la nota del Pd.
"Il Partito Democratico in questa regione, ormai, sostiene argomenti ridicoli come ridicole sono le percentuali che ormai i cittadini gli attribuiscono nel consenso". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti risponde alle accuse di propaganda elettorale lanciate dal Partito Democratico per la lettera scritta alle famiglie e relativa allo sconto Irpef. "Abbiamo mandato una lettera ai contribuenti liguri per informarli, come doverosamente la pubblica amministrazione dovrebbe fare - prosegue Toti - che loro avevano poca dimestichezza anche a informarli sulle allerte meteo. Noi tendiamo a informare i cittadini su quello che accade nella nostra regione per dire che, se sei nelle condizioni determinate dalla legge, se hai quattro figli o se te ne nascerà uno quest'anno, oppure apri un'attività commerciale, hai diritto a uno sconto fiscale che la regione ti riconosce. Non vedo lo scandalo e mi scandalizzerei del contrario".