Il male di vivere aveva colpito anche lui. Un uomo che, per missione, aveva deciso di dedicarsi agli altri. Ma che di fronte a un dolore insopportabile ha reagito come tante persone rimaste sole: ha deciso di farla finita.
« Chiedo scusa, ma la mia vita è diventata insopportabile», ha scritto in una lettera don Ettore Danilo Albi, 66 anni, parroco della chiesa Mater Ecclesiae, al Biscione, sulle alture di Quezzi.
Un messaggio, disperato, raccolto dai carabinieri della Compagnia di Genova Centro e della stazione di Marassi. Che ieri mattina hanno trovato il corpo senza vita del parroco nel suo appartamento vicino alla chiesa.
Una morte - hanno accertato i militari - dovuta a un abuso di farmaci. Perché don Danilo soffriva di depressione e di esaurimento nervoso. Nella notte fra sabato e domenica ha assunto una dose eccessiva di quei medicinali che avrebbero dovuto alleviargli le sofferenze, e invece l’hanno ucciso. Così alle 10.30 di ieri, quando avrebbe dovuto celebrare messa al Biscione come ogni domenica mattina, sono stati i suoi parrocchiani i primi ad allarmarsi. E a chiamare il 112.
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