Genova

Alex Zanotelli “Il primo deve essere l’ultimo. Così mi ispirò don Andrea Gallo"

L'intervista a cinque anni dalla scomparsa del prete di strada

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Esattamente cinque anni fa moriva don Andrea Gallo. Così oggi la sua comunità, quella di San Benedetto al Porto, lo ricorderà con una messa officiata da padre Alex Zanotelli nel pomeriggio e poi in serata con un dibattito pubblico in piazza Banchi con Marco Doria, don Armando Zappolini e monsignor Marco Granara, presidente della fondazione diocesana anti-usura. Un omaggio in linea con lo spirito e le idee del “don” sin dal titolo: “Accanto a tutte le povertà, contro un sistema che impoverisce”.

«La povertà viene reinventata sul piano istituzionale con un processo di inferiorizzazione dell’altro, legittimato come atto di difesa sociale», diceva don Gallo. Essere poveri, una colpa del singolo da espiare? Proprio nel mentre le disuguaglianze aumentano, e così i poveri, il non possedere abbastanza provoca un senso di vergogna. «Quando invece viviamo dentro un sistema che è direttamente responsabile di questa forbice che si allarga», dice Zanotelli.
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