Genova

Toti: "La Lega e la destra neofascista? Salvini raccoglie istanze che da sole sarebbero più pericolose"

Alla presentazione del libro NaziItalia il presidente della Liguria difende l'alleato e paragona le politiche sociali di CasaPound a quelle di Hezbollah
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Giovanni Toti che è presidente della Regione Liguria ma soprattutto è il grande pontiere dell’unione  fra Forza Italia e la Lega, alla presentazione del libro NaziItalia di Paolo Berizzi, ci prova pure a prendere le distanze dai nostalgici e arriva al punto di affiancare le politiche sociali di CasaPound a quelle degli Hezbollah. Però, quando il moderatore Matteo Indice lo sollecita a rispondere alla domanda clou, ovvero come fa un partito liberale e democratico come Forza Italia ad avere come alleato la Lega di Salvini che  si accompagna a gruppi neofascisti come CasaPound e Forza Nuova e ad altri dai toni neonazisti come Lealtà Azione, Toti non butta alle ortiche un’alleanza cucita con molta fatica in questi tre anni.
“Se non ci fosse la Lega a raccogliere alcuni malesseri, paure e insicurezze che in Europa in questi anni si sono sempre più diffuse sarebbe assai peggio” è in sostanza la tesi di Toti. E quando Berizzi fa notare che un “futuro ministro dell’interno che allo stadio indossa, per mostrarlo, il giubbotto di Casapound” è qualcosa che va oltre la tolleranza, Toti, come spesso in queste occasioni spinose ne  se ne esce con la battuta “io non lo avrei messo perché era un brutto giubbotto”.
Insomma niente di nuovo sotto il sole del risorgente neofascismo italiano del quale Berizzi racconta non solo lo sviluppo degli ultimi anni ma soprattutto gli intrecci, sempre più radicati con la Lega “non quella di Bossi che era fortemente antifascista, ma quella sovranista di Salvini”.

E anche il ministro della giustizia, ancora per poche ore, Andrea Orlando, non ottiene applausi dalla platea quando ricorda che la Costituzione che si dice antifascista lo dice per tutti e non solo per la parte di sinistra del paese.
In precedenza il presidente Toti , sottolineando la posizione antitotalitaria a 360 gradi del suo partito a riguardo delle politiche sociali di CasaPound, che come altri gruppi di estrema destra ha sviluppato programmi di consegna di pacchi alimentari agli italiani, solo italiani, meno abbienti, il governatore della Liguria aveva detto: “Anche Hezbollah (fazione di integralisti musulmani libanesi, considerati veri e propri terroristi da Israele per i numerosi attacchi, ndr) fa queste politiche sociali ma questo non basta di sicuro a definirli dei democratici”.
Nella sala della Feltrinelli gremita, ad ascoltare i dibattito molti esponenti della politica di destra e di sinistra genovese. Fra i molti anche Sergio Gambino, consigliere di Fratelli d’Italia che autorizzato dal sindaco Bucci andrò a celebrare i caduti di Salò con la fascia tricolore generando una forte polemica nei gironi successivi. “Tutti i morti devono essere ricordati, ma ci sono quelli caduti per i valori della democrazia e altri per la dittatura” ha sottolineato il ministro Orlando.