Capannone-moschea in via Milano: "Non erano queste le promesse" FOTO

I I dubbi sono stati sollevati dagli esponenti di Ombriano Viva che hanno immortalato un via vai di stranieri in un capannone: "E' una moschea abusiva?"

Capannone-moschea in via Milano: "Non erano queste le promesse" FOTO
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Capannone-moschea di via Rossignoli, gli esponenti di "Ombriano Viva" si appostano e registrano un via vai sospetto di persone straniere: «I residenti vogliono sapere, Bonaldi ordini controlli e convochi assemblea pubblica». Non ci stanno i residenti del quartiere di Crema, preoccupati per una situazione anomala che si sta verificando ormai da qualche giorno nella zona artigianale nella periferia del quartiere, a ridosso dell'arteria di via Milano.

Appostamenti con macchina fotografica alla mano

 «Abbiamo notato un continuo afflusso di persone, evidentemente di fede islamica, in prossimità del capannone di via Rossignoli - hanno spiegato Cristian Guardavilla e Daniele Alberti di Ombriano Viva- Il sindaco Stefania Bonaldi deve ordinare le verifiche necessarie e informare la cittadinanza di Ombriano convocando un’assemblea pubblica». È il gruppo di opposizione ha fatto un passo indietro, a soli sei mesi fa. «In campagna elettorale la Bonaldi ha assicurato che la moschea non era più contemplata nel programma del suo mandato. Agli ombrianesi sono state fatte promesse ben precise in merito al progetto di via Milano e di recente si è detto che il capannone di via Rossignoli non otterrà il cambio di destinazione d’uso». Lo stabile si trova nei pressi di via Pagliari e via D'Andrea, dove è presente anche la sede del Regno dei testimoni di Geova.

Domande, perplessità e timore

 Il tema della sicurezza per i due esponenti della lista civica è prioritario: «E’ una moschea abusiva? Chi sono queste persone? Da dove vengono? - si sono chiesti Guardavilla e Alberti - Snobbare le domande degli ombrianesi sarebbe un gesto di grave irresponsabilità istituzionale e davanti al quale non potremo che ricorrere, come già viene suggerito da molti residenti, ad una manifestazione pubblica per denunciare la contrarietà alla moschea e la lontananza dell’amministrazione comunale».

Negato il cambio di destinazione d'uso

Solo il 14 settembre scorso l'amministrazione Bonaldi aveva negato il cambio di destinazione d’uso del capannone per la costruzione di una musalla, decisione che aveva suscitato qualche perplessità nei membri del Consiglio comunale.

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