>----Messaggio originale----
>Da: alessand...@tiscali.it
>Data: 29-giu-2010 17.01
>A: "paschero anna"<apas...@libero.it>, "francesca romanin"<red_fran@hotmail.
it>, "Notarangelo Ivan"<ivan...@gmail.com>, "carnazza enzo"<e.carnazza@gmail.
com>, "eula umberto"<eula...@tin.it>
>Ogg: Fw: Fwd:Fw: l'aquila
>
>
>
>--------------------------------------------------
>From: <debi...@inwind.it>
>Sent: Monday, June 28, 2010 7:05 PM
>To: "Alberta Fraternali" <a.frat...@sanluigi.piemonte.it>; "Alda Diena"
><edoardo...@tiscali.it>; "Angela Plataroti" <angel...@alice.it>;
>"Assunta Martis" <assm...@tiscali.it>; "Laura Caliri" <lcaliri@libero.
it>;
>"Gianna Calva" <gianna...@hotmail.com>; "Caterina Sappa"
><caterin...@telecomitalia.it>; "Venturino Chiara"
><chiarav...@interfree.it>; "Franco Chiarle" <franco....@alice.it>;
>"Christian Costanza" <christian...@tin.it>; "Cristina Zanini"
><8wea...@gmail.com>; "Dario Lana" <eucl...@gmail.com>; "Emilia De Maria"
><cliz...@alice.it>; "Girolamo de Miranda" <girolamo....@alice.it>;
>"elena de biasi" <elena....@fastwebnet.it>; "Euro Carello"
><ce...@tele2.it>; "Erica Carnevale" <erica...@yahoo.it>; "Ettore
>DAgostino" <ettore.d...@istruzione.it>; "Francesca Faraggiana"
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>Franceschi" <meau...@libero.it>; "gabriella ciccolne"
><gabri...@libero.it>; "Giovanni Di Giorgio" <giodig...@yahoo.it>;
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>"Tortonese Laura" <laura...@fastwebnet.it>; "Liliana Biancotti"
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>"stefania fiorelli" <micio...@yahoo.it>; "teresa di blasi"
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>"Virna Piccoli" <vir...@libero.it>
>Subject: Fwd:Fw: l'aquila
>
>>
>> From: Avv. Annarita Gili
>> Sent: Monday, June 28, 2010 11:56 AM
>> To: avv. Annarita Gili
>> Subject: Fw: l'aquila
>>
>>
>>
>>
>> L' Aquila
>>
>>
>>
>> Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per
>> conto di Sky.
>>
>>
>>
>> Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009.
>>
>>
>>
>> Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho
lasciato
>> la mia casa e non vi ho più fatto ritorno.
>>
>>
>>
>> Causa terremoto.
>>
>>
>>
>> Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
>>
>>
>>
>> Ammutolisce.
>>
>>
>>
>> Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di
>> dovere.
>>
>> Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto.
>>
>>
>>
>> Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio
di
>> anni fa.
>>
>>
>>
>> Ne è rimasta affascinata.
>>
>>
>>
>> Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo
verso
>> la basilica diCollemaggio.
>>
>>
>>
>> E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì.
>>
>>
>>
>> Lei ammutolisce di nuovo.
>>
>>
>>
>> Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi.
>>
>>
>>
>> Ed io lo faccio.
>>
>>
>>
>> Le racconto del centro militarizzato.
>>
>>
>>
>> Le racconto che non posso andare a casa mia, quando voglio.
>>
>>
>>
>> Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati.
>>
>>
>>
>> Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire.
>>
>>
>>
>> Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire.
>>
>>
>>
>> E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere.
>>
>>
>>
>> Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i
>> contributi, anche se non lavoriamo.
>>
>>
>>
>> Le racconto che pagheremo l'ICI ed i mutui sulle case distrutte. E
>> ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti.
>>
>>
>>
>> Anche per chi non ha più nulla.
>>
>> Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà
>> in busta paga 734 euro di retribuzione netta.
>>
>>
>>
>> Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte
>> quelle non pagate dal 6 aprile.
>>
>>
>>
>> Che lo stato non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono da
soli,
>> ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili
>> che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto.
>>
>>
>>
>> Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.
>>
>>
>>
>> Che io pago, in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava
>> per un appartamento in via Giulia, a Roma.
>>
>>
>>
>> La sento respirare pesantemente.
>>
>>
>>
>> Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso.
>>
>>
>>
>> Le racconto la vita delle persone che abitano lì.
>>
>>
>>
>> Come in alveari senz'anima.
>>
>>
>>
>> Senza neanche un giornalaio, un bar.
>>
>>
>>
>> Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra.
>> Lontani chilometri e chilometri.
>>
>>
>>
>> Le racconto dei professionisti che sono andati via.
>>
>>
>>
>> Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo.
>>
>>
>>
>> Le racconto di una città che muore.
>>
>>
>>
>> E lei mi risponde, con la voce che le trema:
>>
>>
>>
>> "Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete
>> restare così. Chiamate i giornalisti televisivi.
>> Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."
>>
>> Loro non scrivono voi fate girare
>>
>>
>>
>>
>> a..
>>
>>
>>
>
Rocco Artifoni - Bergamo
Contro la legge Balilla
Il suo vero nome è “legge Balilla” e porta la firma congiunta di ben tre ministri: La Russa (Difesa), Meloni (Giovani) e Tremonti (Economia). Obiettivo? Organizzare corsi di formazione delle Forze Armate per i giovani. Costo previsto per i primi tre anni di sperimentazione: 20 milioni di euro. Niente male per essere tempo di crisi.
L’idea del governo è semplice: invitiamo i giovani per tre settimane in caserma, gli facciamo indossare per la prima volta la divisa e gli spieghiamo quanto sia bello far parte delle Forze Armate e andare in missione in giro per il mondo. In questo modo riusciremo a selezionare nuovi volontari per l’arruolamento, ad “assicurare nuova linfa e continuità d’azione” alle associazioni combattentistiche e d’arma e, alla peggio, a promuovere un po’ di sana cultura militare. Dio solo sa, coi tempi che corrono, quanto ne abbiamo bisogno!
Per riuscire nell’operazione bisognerà solo aprire le caserme e renderle un po’ più accoglienti. C’è il rischio che se i giovani vedono in che condizioni sono realmente gli venga voglia di non tornarci più. Per il maquillage delle caserme destinate al loro alloggiamento è prevista una spesa di più di 4 milioni di euro. Per il materiale didattico bastano 350.000€. Ne serviranno invece 850.000 per le attività addestrative. Sì, perché i corsi dei giovani militari non saranno solo chiacchiere. Agli ignari che cadranno nella rete degli uffici propaganda delle forze armate verrà offerta la possibilità di impugnare una pistola (una di quelle vere, non più quelle giocattolo di quando eri bambino) e di imparare ad ammazzare. Se riesci a centrare il bersaglio, naturalmente. Si chiameranno “Lezioni di tiro con l’arma individuale”.
Non si irritino i soliti pacifisti, antimilitaristi e utopisti. Questo progetto (udite, udite!!!) “si pone nell’ambito delle iniziative per la diffusione dei valori e della cultura della pace e della solidarietà internazionale tra le giovani generazioni”. Straordinario!
I corsi, assicurano i nostri tre ministri, saranno una “esperienza di vita unica” che contribuirà “ad avvicinare i giovani ai valori delle Forze Armate, con una formazione specifica al rispetto e alla difesa dei valori costituzionali”. Immagino che si comincerà dallo studio di quell’articolo che comincia con le parole “L’Italia ripudia la guerra…”.
Per togliere ogni dubbio sul cuore degli insegnamenti a cui saranno sottoposti i giovani malcapitati, il disegno di legge ridefinisce a modo suo i compiti istituzionali delle Forze Armate specificando (fate molta attenzione!) che ci si riferisce alle “missioni internazionali di pace a salvaguardia degli interessi nazionali (!), di contrasto del terrorismo internazionale (!), di soccorso alle popolazioni locali (!) e di concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni (!), in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza (!).” Scusate l’ignoranza: dove sta scritto che questi sono i compiti delle FFAA? Ero rimasto all’articolo 11. Quali sono gli interessi nazionali che dobbiamo difendere? Da chi? Quali sono le libere istituzioni che dobbiamo salvaguardare? E poi, quali sono gli altri casi di straordinaria necessità e urgenza in cui dobbiamo intervenire?
I ministri presentatori giurano che i corsi non sono diretti alla promozione o all’acquisizione di titoli per l’arruolamento nelle Forze Armate. Poi però la legge precisa che la partecipazione ai corsi sarà riservata ai giovani più bravi, competenti e atletici, che risiedono nelle aree tipiche di reclutamento e che hanno il più alto titolo di studio. La vera legge Balilla, quella fascista del 1926, era meno discriminatoria. Ma si sa i tempi cambiano, oggi c’è la crisi e le risorse disponibili non sono più quelle di un tempo. Sarebbe bello poterli indottrinare tutti. Ve lo immaginate? Ma non ci sono i soldi. Vedremo più in là. Intanto partiamo con la sperimentazione.
Scherzi a parte (anche se la legge è stata depositata il 1 aprile 2010 non è uno scherzo), questa legge non s’ha da fare. In queste ore il governo sta tentando di far passare il tutto, baipassando la discussione parlamentare, con un emendamento alla finanziaria. Con il risultato paradossale che da un lato taglia i fondi per l’addestramento (quello vero) dei soldati e dall’altro butta 20 milioni per l’addestramento ideologico delle possibili nuove reclute. Fai sentire la tua voce. Chiama i parlamentari eletti nel tuo collegio e digli di intervenire subito. Unisciti alla Tavola della pace. Diciamo no alla legge Balilla. E se ci sono 20 milioni per la formazione dei giovani, pretendiamo che siano spesi per educare veramente alla cittadinanza e alla Costituzione ovvero alla pace e ai diritti umani, alla legalità e alla giustizia.
Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace
Perugia, 5 luglio 2010
Mercoledì 7 luglio nelle principali città italiane le associazioni delle persone con disabilità organizzano manifestazioni di protesta dal titolo "Giuù le mani dai disabili" contro la manovra economica del Governo. Attualmente ai cittadini disabili lo Stato italiano riconosce 256,67 euro con l'assegno mensile di invalidità ed eventualmente 480,47 euro mensili dell'indennità di accompagnamento. L'entità dei contributi mostra chiaramente che non si tratta di una fascia di popolazione agiata, senza contare le maggiori difficoltà che incontra quotidianamente una persona con disabilità (per esempio le barriere architettoniche). La legge presentata dal Governo prevede l'innalzamento dal 74% all'85% del limite per l'accesso all'assegno di invalidità (il che significa che non verrà più erogato a coloro che presentano diverse patologie invalidanti plurime) e stabilisce che l'assegno di accompagnamento verrà concesso solo a persone impossibilitate permanentemente a camminare e a compiere "gli atti elementari" della vita (quali?). Di fronte a queste scelte insensate le associazioni delle persone con disabilità hanno espresso tutta l'indignazione per questa "assurda, iniqua ed ottusa politica del Governo sulla pelle delle persone con disabilità". Al Parlamento è necessario ricordare che è compito della Repubblica rimuovere (e non aumentare!) gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana (art. 3 della Costituzione). Al Governo occorre dire che "tagliare le gambe" a chi non le può usare è una manovra da vigliacchi .
Rocco Artifoni - Bergamo
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Caro Flavio,
io sono d'accordo che si debba privilegiare l'educazione e tutto ciò che ha a che fare con la pace, in questo periodo di gravi tagli, ma non sarei di per sé contrario a dedicare un poco di tempo e opportunità formative per coloro che si orientassero verso le forze armate Per difendere il sacro suolo della Patria rispettano anche il ripudio della guerra, una buona preparazione sarebbe utile. Non adesso, sono d'accordo, e non col testo in discussione, ma in altro tempo e in altro modo, perché no? Anche per chi andrà nelle forze dell'ordine potrebbe essere opportuno un breve corso di orientamento, nella logica con cui si presentano ai ragazzi le diverse opportunità di formazione e di impiego.
In questa prospettiva formo volentieri l'appello. Un caro saluto. Luciano Corraidni