Una targa sulla casa del bisnonno di papa Francesco

La cerimonia il 25 maggio in via Berisso a Cogorno

Una targa sulla casa del bisnonno di papa Francesco
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Cogorno è il paese dei papi. Un ulteriore tassello alle importanti discendenze che hanno abitato questo territorio, verrà aggiunto il 25 maggio. Sarà in quell’occasione, infatti, che verrà scoperta la targa apposta sulla casa dove nacque Vincenzo Gerolamo Sivori il 20 gennaio del 1850. L’uomo, che poi emigrò a Buenos Aires in Argentina, è il nonno di Regina Maria Sivori, mamma di papa Francesco.

Cogorno paese di papi

L’appuntamento è per il 25 maggio nella casa di via Dino Berisso, sono state invitate scuole, autorità, forze dell’ordine, polizia municipale, Pro Loco di Ne, Curia, parroci, associazioni, amministratori. Inoltre a scuola sarà proietatto il cortometraggio, realizzato dalla quarta sezione F del liceo Doria di Genova, dove vengono ripercorse le origini del papa. I familiari hanno realizzato la targa: «È bello che dopo quattro anni dalla scoperta, questa discendenza diventi ancora più ufficiale – spiega Cristina Cogorno, parente del papa – . Dopo la grandissima emozione di incontrare il papa ora questo che, per noi e il paese, è una cosa grande». La targa è stata realizzata da Giacomo Figari di Coreglia ed è scolpita a mano. «La presenza delle scuole significa che anche i bambini potranno portare nel cuore questa testimonianza e tramandarla». Ci sarà anche suor Ana Rosa Sivori (nella foto) cugina del papa: «Che rappresenterà con tutti noi la discendenza Sivori».

«Siamo orgogliosi e raccogliamo la responsabilità di ricordare la storia – commenta Gino Garibaldi – I papi della famiglia Fieschi ( Innocenzo IV e Adriano V), ci hanno lasciato, tra le tante cose, la Basilica, papa Francesco invece rilancia i fondamenti della Chiesa». «È bello sapere che parte delle origini del papa sono su queste colline – aggiunge l’assessore Franca Raffo – e siamo onorati di poterci essere come testimonianza e riconoscenza di una cosa bella per Cogorno. Un momento che unisce tutto il territorio». Al termine della cerimonia rinfresco presso il porticato della chiesa di San Bartolomeo offerto dalla famiglia Sivori e dall’Accademia della Ciappa e dei Testaieu.

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