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Link: il buon giornalismo analizza l’Italia in piazza a Trieste

Dal 20 al 22 aprile il festival con le voci dell’informazione su anniversari importanti, economia, musica, calcio. QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

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TRIESTE Italia, Italia e ancora Italia. Mettendo da parte la politica per un momento, viste le imminenti regionali - anche se, «tutto è politica, pure quando si parla di calcio» - il Bel Paese è l'argomento più quotato nel programma di Link-Premio Luchetta incontra, che apre i battenti fra meno di due settimane. Il 20, 21 e 22 aprile ritorna il Festival del Buon giornalismo, con un format che ormai ha raggiunto, praticamente intonso, la quinta edizione. La tensostruttura Fincantieri Newsroom da 600 metri quadrati, che ogni anno ospita personaggi e pubblico, si rinnova tecnologicamente e si sposta. Da piazza della Borsa, arriva in piazza Unità d'Italia, non a caso. Un altro fil rouge che si collega dunque all'osservatorio privilegiato sullo Stivale, che spazierà dalla società all'economia alla giustizia, passando per i mondiali, cui la squadra azzurra non parteciperà, fino alla canzone italiana.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

Una schiera di un centinaio di protagonisti, tra cui corrispondenti internazionali, soprattutto di matrice Rai (media partner col Piccolo), ma non solo, analizzerà ogni argomento di attualità.

Tre i focus per altrettanti ricordi, come ha detto ieri alla presentazione della rassegna, Giovanni Marzini, segretario della giuria del Premio giornalistico Luchetta: i quarant'anni dalla morte di Aldo Moro, con un intervento in particolare del direttore dell'Espresso Marco Damilano in dialogo con l'editorialista Franco Dal Campo; i cinquant'anni dal rivoluzionario '68, in una tavola rotonda tra i giornalisti Toni Capuozzo, Myrta Merlino, e i direttori Stefano Coletta (Rai 3) ed Enzo D'Antona (Il Piccolo); e la riforma basagliana, in una conversazione a tre tra Peppe Dell'Acqua, ex direttore del dipartimento di Salute mentale di Trieste, che ha lavorato con Franco Basaglia per la chiusura del manicomio, Massimo Cirri di "Caterpillar" e Giorgio Zanchini di "Radio anch'io". Nel panel c'è anche Franca Leosini, intervistata da Massimo Bernardini di Tv Talk.

Gli eventi si concluderanno con Palermo: Pif e un'allegra combriccola chiuderanno la manifestazione 2018 raccontando l'Italia con gli occhi e il cuore di una delle città più "resilienti" dell'Italia. Il tutto con la partecipazione per la prima volta dell'Ordine dei giornalisti nazionale, con il suo presidente Carlo Verna, Beppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, e Cristiano Degano, presidente dell'Odg Fvg, per «affrontare una comunicazione corretta, soprattutto del web» attraverso il manifesto di Parole O_Stili e la presenza della founder Rosy Russo e il direttore dell'Ansa Fvg Francesco De Filippo.



Link, promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom con il sostegno di Fincantieri (presente ieri l'ufficio stampa Antonio Autorino), l'apporto della Regione e la coorganizzazione del Comune (rappresentato dall'assessore alla Cultura Giorgio Rossi), parte dunque venerdì 20 aprile. Data che sarà preceduta dalla conferenza stampa per l'annuncio delle terne finaliste della 15° edizione del Premio Luchetta, che quest'anno avrà luogo il 25 maggio al teatro Rossetti.

Se d'Italia di parla, tra i vari appuntamenti, non tarda ad arrivare l'argomento calcio e l'uscita dell'Italia dai mondiali di cui si parlerà con il campione del mondo 1982 Marco Tardelli, il telecronista Bruno Pizzul e il conduttore Filippo Corsini, moderati dal vicedirettore del Piccolo Alberto Bollis. La musica italiana scenderà in campo con i giornalisti Carlo Muscatello e Gino Castaldo.

Migrazioni: la parola passa a Daniela Luchetta, presidente della Fondazione Luchetta, a Gianfranco Schiavone, presidente dell'Ics, e Vania De Luca, vaticanista di RaiNews24. La nuova guerra fredda 2.0 riletta attraverso il nuovo saggio di Gennaro Sangiuliano "Trump. Vita di un presidente contro tutti" (Mondadori): ne parlerà il giornalista Alfonso Di Leva, direttore del Magazine Ies. Riecco infine la Trieste dei set che affascina il mondo del cinema con uno dei protagonisti della fiction "La Porta Rossa", Ettore Bassi, con il regista Carmine Elia e il presidente della Fvg Film Commission Federico Poillucci, moderati dalla giornalista Elisa Grando. Ritorna anche l'accoppiata dalle radici friulane, originali o acquisite, Mauro Corona e Gigi Maieron. Immancabile sarà ogni mattina la rassegna stampa "Rassegnamoci" a cura di Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef, e il giornalista Marco De Amicis. Il tutto sarà seguito dalla redazione giovani del Festival.

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