In evidenza
Sezioni
Annunci
Quotidiani NEM
Comuni

Da Leosini a Capuozzo, Link fa il pienone. Oggi Pif, Ruffolo e Di Las Plassas

In piazza dell’Unità l'ultima giornata del festival del buon giornalismo, In mattinata arriva Pif con l’ex iena Baccaglini IL PROGRAMMA DI DOMENICA 22 APRILE

3 minuti di lettura

TRIESTE. Da Franca Leosini, conduttrice di “Storie Maledette”, a Toni Capuozzo con il suo nuovo libro “I luoghi del ’68” (presentato dal direttore del Piccolo D’Antona): sabato pomeriggio “Link” ha vissuto la sua giornata più intensa e ricca. E il pubblico ha risposto alla grande, come sempre quando ci sono i grandi nomi e i grandi temi a tenere banco.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Trieste, a Link è il giorno di Friedman, Capuozzo e Leosini]]

«Il distacco? E’ doveroso, nelle mie “Storie maledette”. E’ giusto che gli spettatori percepiscano una corretta distanza fra chi intervista e chi racconta i dettagli e il backstage di un delitto. Ma scavare nelle pieghe emotive e mentali di questi casi, spesso, mi spezza il cuore». Franca Leosini, protagonista acclamata alla 5^ edizione della rassegna del buon giornalismo, ha scandagliato in due decenni i fatti criminosi più eclatanti del nostro tempo: Donato Bilancia, Pietro Pacciani, Rudy Guede, Pino Pelosi e Fabio Savi sono solo alcuni protagonisti del programma cult di Rai3, “Storie maledette”, di cui è conduttrice e unica autrice. «Per questo non scrivo libri – spiega – Non è facile fare al meglio due cose insieme, e io ci tengo a tenere alti gli standard del programma. Per impostare la struttura narrativa della puntata con Sabrina Misseri e Cosima Serrano ho dovuto sviscerare 10mila pagine di atti processuali. Ogni puntata è un libro, per me: quello che viene messo in onda è solo l’apice di una laboriosa documentazione e di un certosino lavoro autoriale».

Oggi, domenica 22 aprile, nell’ultima giornata di Link 2018, il festival del buon giornalismo del Premio Luchetta, si porrà ancora una volta l’accento sull’importanza del lavoro sul campo: andare, vedere e raccontare. Le breaking news saranno al centro dell’incontro “Edizione straordinaria”, in programma oggi alle 15, che avrà come protagonisti Lorenzo di Las Plassas, inviato e conduttore di RaiNews24, e Bruno Ruffolo, vicedirettore di Radio1 Rai e del Gr1. Entrambi racconteranno la propria esperienza sul campo. Di Las Plassas come inviato dalla Rambla di Barcellona, dove si trovava in vacanza l’anno scorso quando un furgone si lanciò sulla folla travolgendo decine di cittadini e turisti e causando 13 morti e quasi cento feriti. Ruffolo come corrispondente da Bruxelles nel 2015, quando in seguito agli attentati di Parigi nella città belga scattò la massima allerta terrorismo e la caccia ai responsabili. «Nell’istante in cui ti trovi nel bel mezzo di un evento inatteso devi spalancare occhi e orecchie e raccontare con dovizia tutto quello che vedi accadere intorno a te”» racconta Di Las Plassas. «Da Bruxelles non avremmo mai pensato di occuparci di questo tipo di notizie», evidenzia Ruffolo.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Trieste, dall’economia a Papa Bergoglio: via al dibattito nell’agorà di Link]]

Oggi sotto il tendone di Piazza Unità c’è grande attesa per Pif, uno dei volti più originali e più amati della tv e dell’inchiesta italiana, che alle 11.30 dialogherà con l’ex iena Paul Baccaglini e LaLaura, voce di “Miracolo italiano” di Radio2 Rai. Ma si tornerà anche a parlare di un tema che sta particolarmente a cuore a Link, nato come costola del Premio Luchetta: l’infanzia negata, violata, vilipesa. L’argomento sarà al centro dell’incontro “Vite sospese. Storie di adolescenti ai margini della società”, in cui si confronteranno Floriana Bulfon, vincitrice del Premio Luchetta 2016, con il direttore dell’Espresso Marco Damilano e con Paolo Rozera, direttore Generale Unicef Italia e Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia. Ieri sono stati anche annunciati i reportage finalisti della 15a edizione del Premio, che danno conto delle crisi, dei conflitti e delle migrazioni che coinvolgono anche e soprattutto i più piccoli: bambini siriani “figli” della guerra civile, piccoli soldati dello stato islamico addestrati a dare la morte, giovani generazioni Rohingya costrette a un esodo straziante verso il Bangladesh, adolescenti emarginati in esistenze homeless nelle periferie del mondo.

Anche quest’anno sono cinque le categorie in gara, con giornalisti provenienti da tutt’Europa: i vincitori saranno premiati venerdì 25 maggio al Politeama Rossetti, nella serata speciale “I Nostri Angeli”, ripresa e trasmessa da Rai1. Per la sezione Tv news sono in finale i servizi di Nico Piro (Tg3), di Andrea Rossini Oskari per Rai3 Est-Ovest e di Caroline Hawley (BBC News). Nella sezione Reportage sono in gara Gaia Mombelli (Sky Tg 24), Marco Fubini (Italia1) e nuovamente Floriana Bulfon (Rai1-TV7). La terna finalista della Stampa italiana vede due giornaliste del Corriere della Sera, Marta Serafini e Alessandra Muglia, insieme a Carmelo Riccotti La Rocca de La Sicilia. Per la Stampa internazionale selezionati i reportage di Javier Espinosa (El Mundo Newspaper), Stephanie Hegarty (BBC News online) e Ruth Maclean (The Guardian). Infine per la sezione Fotografia, dedicata a Miran Hrovatin, in finale gli scatti di Marco Gualazzini per l’Espresso, Mohammed Badra (The Guardian) e Iker Pastor (Obs).

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

I commenti dei lettori