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La Pace di Passarowitz getta le basi per il nuovo corso della Mitteleuropa

Firmata il 21 luglio 1718 tra Carlo VI e il sultano Ahmed III mise fine al conflitto tra impero asburgico e ottomano

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ANNALISA PERINI

Una conferenza, un concerto e uno spettacolo celebreranno a Trieste, il 20 e 21 luglio, il terzo centenario della Pace di Passarowitz, quale evento storico significativo per l’influenza sul lungo termine nell’ambito della società, demografia, cultura ed economia dell’intera Mitteleuropa e nell’ambito della riflessione sullo sviluppo della città nel corso del ’700. Meno noto ai più della promulgazione della “Patente commerciale di libera navigazione sull’Adriatico”, che nel 1717 sancì la fine del monopolio della Repubblica di Venezia, e della proclamazione del Porto Franco nel 1719, di cui peraltro fu l’indispensabile presupposto, il trattato, sottoscritto tra Carlo VI e il sultano Ahmed III, il 21 luglio 1718 concluse il conflitto tra gli imperi asburgico e ottomano.

Il Comune di Trieste promuove per la ricorrenza una due giorni di eventi, a ingresso libero fino a esaurimento posti, in collaborazione con diverse realtà dell’associazionismo culturale del territorio. Venerdì alle 18 nella sala Bazlen di palazzo Gopcevich, Antonio Trampus, professore ordinario di Storia Moderna all’Università Ca’Foscari di Venezia, terrà una conferenza dal titolo “Dopo Passarowitz: dalla libertà dei commerci alla “Felicità di Trieste” di Giacomo Casanova”, seguita dal concerto bandistico della Pihalni orkester di Ricmanje-San Giuseppe.

Sabato, sempre alle 18, all’auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella, verrà proposto lo spettacolo “Mi Ti Trieste – storia di un’identità al femminile” di Luciano Santin, con le voci di Marzia Postogna, Leonardo Zannier e Valentino Pagliei e la fisarmonica di Aleksander Ipavec.

Il programma nasce dalla sinergia tra il Comune e Circolo della Stampa, Società di cultura triestina Maria Theresia, Club Turisti Triestini, Istituto Giuliano di Storia Cultura e Documentazione, Associazione Tredici Casade, Associazione Italia-Austria, Comunità Armena di Trieste, Gruppo Rena Cittavecchia, Università della Terza Età “Danilo Dobrina” e Associazione Internazionale dell’Operetta. Da queste realtà, spiega l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi: «È emersa negli ultimi mesi la proposta di prendere in considerazione l’opportunità di istituire simbolicamente una “Festa di Trieste”, additando quali momenti di particolare rilievo i tre eventi che hanno cambiato la storia della città tra il 1717 e il 1719». Le iniziative dedicate alla Pace di Passarowitz si collocano in continuità con le manifestazioni realizzate lo scorso anno sulla figura di Maria Teresa e in vista delle celebrazioni, nel 2019, sull’istituzione del Porto Franco. –



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