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Al centrodestra tutti i collegi uninominali del Fvg. La Lega Nord è il primo partito. Serracchiani la spunta al proporzionale

Finito lo spoglio nei collegi del Fvg al Senato e alla Camera. Nei collegi uninominali al Senato vincono Laura Stabile e Luca Ciriani. Sconfitto Riccardo Illy. Alla Camera Tondo batte Serracchiani a Trieste. La governatrice uscente approda comunque in Parlamento al proporzionale. A Codroipo Savino va oltre al 47%, a Gorizia trionfa Pettarin, a Udine Moschioni e a Pordenone Gava. La Lega Nord è il primo partito in Fvg. Crollo del Pd. Attesa per gli eletti nel proporzionale: LO SPOGLIO IN DIRETTA: TUTTI I RISULTATI

6 minuti di lettura

TRIESTE Il vento della politica in Friuli Venezia Giulia è cambiato, ben più di quanto sia stato previsto nelle scorse settimane.Il centrodestra conquista tutti i collegi uninominali del Fvg, facendo l'en plain: 7 su 7 (due al Senato e cinque alla Camera). In questo quadro emerge il trionfo della Lega Nord, primo partito del Fvg con oltre il 25% dei voti, seguito dal M5s al 24. La Lega doppia Forza Italia (ferma attorno all'11%) e pone una ipoteca fortissima sulla nomina del candidato della coalizione alle prossime regionali, dove il centrosinistra rischia ora di finire alle spalle del Movimento 5 Stelle. La coalizione di centrosinistra si piazza appena terza con il 23% dei voti.

GLI ELETTI IN SENATO A scrutini finiti ecco i nomi dei primi eletti "ufficiali" nei collegi uninominali del Fvg. Laura Stabile (centrodestra) è stata eletta con il 39,4% nel collegio Trieste-Gorizia, battendo di netto lo sfidante Riccardo Illy (26,48%). Luca Ciriani è stato invece eletto in quello di Udine-Pordenone con una maggioranza ancora più ampia: 46,58%.

Cinque i senatori che verranno eletti in Fvg con il listino proporzionale. Di questi uno sarà sicuramente Stefano Patuanelli del M5s, mentre per la Lega Nord entrerà Mario Pittoni. Per il Pd il primo nella lista risulterebbe Tommaso Cerno, che però è stato eletto nel collegio uninominale di Milano 1: al suo posto dovrebbe quindi entrare Tatiana Rojc. Per quanto riguarda gli altri due senatori del Fvg, uno dovrebbe essere espressione del centrodestra (e quindi i nomi in lizza sono quelli di Franco Dal Mas di Forza Italia o Raffaela Marin della Lega Nord), mentre il secondo nome andrebbe pescato nuovamente dalla lista dei pentastellati con Elena Bianchi.

GLI ELETTI ALLA CAMERA Alla Camera sono stati eletti Renzo Tondo con il 38,17%  nel collegio di Trieste, dove ha sconfitto di netto Debora Serracchiani (25,92%). Sandra Savino è stata eletta nel collegio di Codroipo (47,89%), Guido Pettarin in quello di Gorizia (37,13%) , Daniele Moschioni in quello di Udine con il 43,4% e Vannia Gava in quello di Pordenone (46,22%).

Otto, in questo caso, i deputati che usciranno dalle liste del proporzionale per il Fvg. Quattro dovrebbero essere certi: Massimiliano Fedriga per la Lega Nord, Ettore Rosato per il Pd, Sabrina de Carlo per il M5s e Roberto Novelli di Forza Italia (la prima della lista, Sandra Savino, è stata eletta all'uninominale a Codroipo, ndr). In bilico gli altri quattro, ma i "papabili" sono Massimiliano Panizzut della Lega Nord, Luca Sut del M5s, Walter Rizzetto di Fdi e Debora Serracchiani del Pd.

Serracchiani alla Camera. In serata un lancio dell'Agenzia Ansa rende noto che la presidente uscente della Regione Fvg, candidata al secondo posto nella lista del Pd al collegio uninominale di Trieste alla Camera e al proporzionale in Fvg, sarebbe stata eletta. "Quando mancano al conteggio ancora una trentina di seggi - si legge nella nota - il numero di consensi registrati dal Pd tra Trieste e Gorizia è tale da poter affermare con margini di sicurezza che Serracchiani sarà in Parlamento nella prossima legislatura, anche in assenza dell'ufficialità". Come detto, nella nuova sfida diretta con l'ex governatore Renzo Tondo in Fvg nel collegio uninominale di Trieste, Serracchiani ha invece avuto la peggio.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Gli elettori di Trieste alle urne]]

IL SENATO In Friuli Venezia Giulia la Lega ottiene il 25,48% delle preferenze al Senato. In generale la coalizione del centrodestra supera il 40%, con il 43,75% dei voti (Forza Italia 11,82%, Fratelli d'Italia 5,44%, Noi con l'Italia - Udc 0,99%). Il secondo partito è il Movimento 5 stelle, con il 24,77% delle preferenze. La coalizione di centrosinistra ottiene il 23,91% dei voti: il Pd sfiora il 20% (19,99%), +Europa ottiene il 3,07%, mentre Italia Europa Insieme e Civica popolare Lorenzin, rispettivamente lo 0,45% e lo 0,38%. LeU ottiene il 2,92%; CasaPound Italia l'1,21%.  

COLLEGIO TRIESTE-GORIZIA Nel collegio Trieste-Gorizia, 571 sezioni, la candidata del centrodestra Laura Stabile è stata eletta con il 39,4% dei voti, contro il 26,48% di Riccardo Illy e il 25,90 di Pietro Neglie del M5s.

COLLEGIO UDINE PORDENONE Dallo scrutinio delle 798 sezioni del Collegio Udine-Pordenone è emersa la vittoria netta di Luca Ciriani, candidato del centrodestra, eletto con il 46,58%, a netta distanza dalla candidata del M5s Maria Chiara Santoro, ferma al 23,21% e da Isabella del Monte del centrosinistra, terza a 22,24%.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) La mattinata ai seggi di Gorizia]]

LA CAMERA Per quanto riguarda la Camera, il centrodestra qui raggiunge il 42,97% delle preferenze, con primo partito la Lega (25,97%), seguono Fi (10,74), Fdi (5,34), Noi con l'Italia-Udc (1,18%). Il Movimento 5 stelle raggiunge quota 24,56%. Il centro sinistra ottiene il 23,07%, dalla somma dei voti di Pd (18,65%), +Europa (3,39%), Italia Europa Insieme (0,48%) e Civica popolare Lorenzin (0,42%). LeU ottiene il 3,20%; CasaPound Italia 1,27% e Patto per l'autonomia 1,02%.

Nel COLLEGIO 1 di Trieste, 260, il candidato del centrodestra Renzo Tondo è stato eletto con il 38,17% dei voti, seguito a lunga distanza da Debora Serracchiani con il 25,92% (centrosinistra) e da Vincenzo Zoccano del M5s al 25,90%. 

Nel COLLEGIO 2 di Gorizia, 236 sezioni,Guido Germano Pettarin del centrodestra è stato eletto con il 37,13% dei voti contro il 28,23% di Sabrina De Carlo del M5s e il 24,93 di Giorgio Brandolin (centrosinistra)

Nel COLLEGIO 3 di Udine, 288 sezioni, Daniele Moschioni del centrodestra è stato con il 43,4% dei voti. Sconfitti Domenico Balzani del M5s (23,92%) e Francesco Martines del centrosinistra (23,24%).

Nel COLLEGIO 4 di Codroipo, 297 sezioni, Sandra Savino del centrodestra è stata eletta con il 47,89% dei voti. Sconfitti Aulo Cimenti del M5s (22,72%) e Silvana Cremaschi del centrosinistra (20.32%)

Nel COLLEGIO 5 di Pordenone, 288 sezioni, Vannia Gava del centrodestra è stata eletta con il 46,22% dei voti contro Giovanni Scottà del M5s al 23,14% e Giorgio Zanin del centrosinistra al 21,71%.

 [[(MediaPublishingQueue2014v1) Il tour per i seggi di Monfalcone FOTO]]

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Urne chiuse. A Trieste vota il 70,46%. Scrutinio in corso. Stabile avanti su Illy]]

LE PRIME REAZIONI «È un risultato che va sopra le nostre aspettative. Siamo contenti perché è stato accolto il messaggio lanciato dalla Lega in questi anni in cui fare l'opposizione sembrava quasi qualcosa di sbagliato». Lo ha detto Massimiliano Fedriga al Gr Fvg riferendosi ai risultati elettorali. «Noi - ha aggiunto - abbiamo continuato con coerenza seguendo un progetto che oggi ha avuto il consenso da parte degli elettori perché evidentemente rappresenta una alternativa seria non soltanto di protesta che coinvolge i cittadini ma adesso anche il governo». E per le regionali del 29 aprile in Fvg dove il centrodestra deve ancora indicare il candidato? «Noi - ha spiegato - in questi giorni ci incontreremo per scegliere definitivamente il candidato presidente e la scelta si farà indicando le persone che possano rappresentare la coalizione quindi non utilizzeremo sicuramente il bilancino». «E se la coalizione mi ritenesse utile a guidare questa Regione sarei
onorato di farlo» ha aggiunto all'Agi (Agenzia giornalistica italiana) il riconfermato parlamentare, dicendosi pronto anche a «rinunciare a un posto di ministro in questo governo».

“E’ stata una lezione durissima che mette il Pd e tutto il centrosinistra di fronte a interrogativi decisivi e direi vitali”. E’ la riflessione di Debora Serracchiani all’indomani delle elezioni, mentre ancora attende che si precisi il quadro dei dati, il cui assetto definitivo può far scattare o no il secondo eletto. Per Serracchiani “l’identità riformista e i risultati di governo non bastano più a intercettare milioni di persone e non riescono a rispondere ai loro bisogni. In tempi di incertezza e di paura, per loro non siamo stati un punto di riferimento. Da questa sconfitta bisogna ricostruire un’identità, una missione e un rapporto - conclude - con interi strati di popolazione”.

«Posto che noi abbiamo perso le elezioni, non ci sono tanti giri di parole, noi ci auguriamo che il governo faccia le cose migliori possibili». Così il capogruppo dei deputati Pd Ettore Rosato a Porta a Porta su Rai1.

«Ho perso in un collegio molto difficile, storicamente dominato dalle forze di centrodestra». Lo ha affermato Isabella De Monte, eurodeputata Pd, che era candidata nel collegio senatoriale di Udine e Pordenone. Secondo De Monte, «le urne ci consegnano un Paese frammentato, ma in cui prevalgono chiaramente due forze antisistema e di protesta, quali M5S e Lega. È la dimostrazione che questi due movimenti sono stati in grado di intercettare, in questa fase storica, lo stato d'animo degli italiani, le loro inquietudini e un desiderio radicale di cambiamento, che il Pd non è stato capace di cogliere. È il dato dal quale è ora necessario avviare una profonda riflessione e ripartire, facendo opposizione in modo serrato». «Il voto si rispetta sempre - osserva De Monte - e il risultato si accetta sempre. Gli elettori nel mio collegio hanno scelto in modo chiaro il candidato di centrodestra, Luca Ciriani, cui ho espresso le mie congratulazioni. Per quanto mi riguarda, il mio impegno al Parlamento europeo a difesa delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese del Fvg e del Nordest continuerà, e sarà ancora più forte di prima».

«Anche grazie al Fvg oggi (lunedì 5 marzo, ndr) è iniziata la Terza Repubblica». Così il Movimento Cinque Stelle Fvg commenta quella che definisce essere una «Vittoria storica e straordinaria». «Ringraziamo tutti quelli che in questi mesi si sono spesi fino all’ultimo per ottenere questo grande risultato - recita una nota diffusa nel tardo pomeriggio - . L’Italia finalmente ha deciso di prendere in mano il proprio destino. Anche grazie al Friuli Venezia Giulia oggi è iniziata la Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini, quella che vede il MoVimento 5 Stelle assoluto protagonista e perno centrale della legislatura. Abbiamo dimostrato di essere in connessione con i sogni e i bisogni della gente. Abbiamo portato a votare chi non credeva più a niente e a nessuno. Per la prima volta, dopo molto tempo, quello dell’astensione non è più il primo partito italiano. E questo accade perché esiste il MoVimento 5 Stelle che a breve sarà chiamato a una nuova sfida cruciale: le elezioni per la Regione Friuli Venezia Giulia». E adesso i grillini guardano dritti alle Regionali: «Domani, martedì 6 marzo 2018, gli iscritti abilitati ad accedere a Rousseau e residenti nel Friuli Venezia Giulia, saranno chiamati, infatti, a scegliere quali saranno i candidati che formeranno la lista regionale del M5S. Per il Friuli Venezia Giulia ci saranno due votazioni attive: una per la scelta dei candidati al Consiglio regionale e l’altra per la scelta del candidato presidente della Regione. Sulla piattaforma si potrà visualizzare il profilo con il curriculum vitae e la dichiarazione d’intenti dei candidati. La votazione sarà attiva su Rousseau nella giornata di domani, dalle ore 10 alle ore 19. I risultati saranno resi pubblici nei giorni successivi. Il MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia».

Elezioni 2018, cosa succede adesso: le tappe dopo il voto

L'AFFLUENZA In Friuli Venezia Giulia il numero di votanti si è attestato a quota 75,07% contro il 77,16% delle politiche del 2013. Trieste rispetto agli altri centri capoluogo provinciali ha mantenuto la maglia nera registrando comunque la percentuale più bassa di votanti, 70,46% contro il 72,82 delle politiche del 2013. L’affluenza alle urne nelle singole province ha mantenuto più o meno il trend delle precedenti politiche. A Gorizia, che è penultima prima di Trieste, alle 23 si è raggiunto quota 75,52% contro il 78,39 precedente. La flessione non supera i tre punti, siamo al 2,87. Pordenone che risulta il comune capoluogo con il miglior risultato, 77,48% contro il 79,86 del 2013, è sulla stessa linea d’onda della precedente consultazione. Al secondo posto Udine con il 75,61% che in precedenza aveva registrato il 77,30%.

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