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Rientrano dalla Russia i resti di 100 Caduti italiani

Messa in suffragio celebrata a Mosca. Verranno tumulati nel Sacrario militare di Cargnacco, in Friuli

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TRIESTE I resti di cento soldati italiani caduti in Russia durante la seconda guerra mondiale rientreranno a breve in Italia per essere tumulati presso il Sacrario militare di Cargnacco, in Friuli: martedì 10 aprile nella Cattedrale della Immacolata Concezione di Mosca, il nunzio apostolico monsignor Celestino Migliore, alla presenza dell'ambasciatore d'Italia Pasquale Terracciano e dell'Addetto per la Difesa Alfonso Miro, ha celebrato la messa di suffragio.

L'individuazione, l'esumazione e il successivo rimpatrio dei caduti italiani individuati è stata «un'attività lunga e delicata - riferisce lo Stato maggiore della Difesa - svolta dall'Associazione russa "I Memoriali Militari" su iniziativa della Direzione storico-statistica del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti della Difesa, per il tramite dell'ufficio militare dell'Ambasciata d'Italia a Mosca».

Nel Sacrario Militare di Cargnacco riposano già circa 8.700 (di cui circa 500 noti) Caduti italiani che a partire dal 1990 sono stati rimpatriati dalla Russia. A tale numero si aggiungono altri 3086 caduti identificati che dopo il rientro in Patria sono stati affidati alle famiglie di origine.

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