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Di Maio in Fvg: «I consensi del M5s stanno crescendo»

Il leader nazionale dei grillini a Udine al fianco di Fraleoni Morgera. «È l’unico a garantire cambiamento e trasparenza»

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Luigi Di Maio domenica a Udine (ansa)

TRIESTE. «Affidarsi ai sondaggi è sbagliato». Luigi Di Maio assicura che la partita è tutta da giocare per Alessandro Fraleoni Morgera. Non a caso il candidato M5s alla Regione presenterà a breve la sua squadra di governo. E il leader nazionale, che preferisce non intervenire su temi nazionali, né commentare l’esclusione di Fabrizio Luches dalla corsa alla candidatura, non farà mancare la sua spinta stasera a Udine, in piazza XX Settembre, occasione anche per lanciare Rosaria Capozzi alle comunali del capoluogo friulano.

Le regionali Fvg possono incidere sulle vicende nazionali?

Il voto regionale può avere valore nazionale quando vanno alle urne più regioni, di grandi dimensioni, quando è temporalmente distante da un voto nazionale. Non c’è nessuno di questi casi. E quindi i risultati elettorali del Fvg e del Molise non possono avere concreta influenza sulle vicende nazionali.

A Udine per Fraleoni Morgera. Che messaggio porterà?

Voglio spiegare ai cittadini del Fvg che chi vota per il M5s vota per un programma preciso. Chi invece vota per il centrodestra o per il centrosinistra vota per le solite ammucchiate che, puntualmente, inizieranno a litigare il giorno dopo il voto, esattamente come in Sicilia. Ammucchiate che abbiamo già visto governare, male, questa regione.

Che cosa vi ha convinto di lui per lanciarlo in una sfida così difficile?

Bisogna ribaltare la domanda. Sono un grande senso di responsabilità e l’amore per questo territorio che hanno spinto un ricercatore universitario serio, preparato e legatissimo alla famiglia a scendere in campo. Dobbiamo ringraziare Alessandro che ha deciso di mettersi in gioco per cambiare in meglio il Fvg.

Non sarebbe stato utile un confronto tra più candidati alla presidenza?

Per il M5s vengono sempre prima il programma, i temi, le cose concrete da realizzare. Quelle richieste dai cittadini che incontriamo ogni giorno. A tal proposito è bene ricordare che il nostro programma per il Fvg è stato realizzato da attivisti e portavoce in un anno di lavoro, fatto di continui incontri sul territorio.

I sondaggi danno il centrodestra favorito. Ritiene la rimonta possibile?

Affidarsi ai sondaggi è sbagliato. Il consenso attorno il M5s è cresciuto anche in questa regione. Fra pochi giorni, inoltre, Fraleoni Morgera inizierà a presentare i suoi assessori. Argomento che centrodestra e centrosinistra, sempre profondamente divisi al loro interno, non possono neanche sfiorar noi possiamo presentare ai cittadini nomi, storie e curricula di chi sarà chiamato a governare Fvg. Trasparenza che gli elettori hanno già dimostrato di apprezzare molto. Anche a Udine la partita pare complicata.

Perché non riuscite a sfondare in Fvg?

Non sono d’accordo. Nelle ultime elezioni politiche un elettore su quattro della vostra regione ha votato 5 Stelle. Un Movimento che rifiuta i rimborsi elettorali, fa campagne elettorali low cost e si batte contro le poste puntuali, utilizzate in modo sfacciato dai consiglieri regionali per coltivarsi il proprio orticello elettorale. Gli altri candidano sindaci e politici di professione, anche indagati. Anche nel Fvg e a Udine noi ci affidiamo a persone che, quando vengono elette, rispettano gli impegni presi. Come il milione di euro restituito dai nostri consiglieri regionali e confluito nel Fondo per lo sviluppo delle Pmi.

Ritiene che, soprattutto sui territori, sia opportuno in futuro strutturarvi come partito, per ottenere migliori risultati alle urne?

I migliori risultati alle urne si ottengono con proposte di buon senso, capaci di dare risposte alle esigenze della gente, e dando il buon esempio anche quando si entra nelle istituzioni, esattamente come fanno i nostri eletti.

Come giudica il lavoro fatto dai vostri consiglieri regionali uscenti?

Ottimo. Si sono distinti per aver fatto un’opposizione nel merito delle cose. Da persone che facevano una vita, per così dire, normale in poco tempo si sono trasformati in consiglieri più competenti dei colleghi molto più navigati e paludati. Politici di professione che negli ultimi 15 anni hanno attuato riforme che hanno peggiorato la vita dei cittadini del Fvg.

Cinque anni fa i tre M5s eletti in Fvg hanno lasciato il movimento dopo pochi mesi. Stavolta andrà in modo diverso?

Luca Sut, Sabrina De Carlo e Stefano Patuanelli, nominato vicecapogruppo al Senato, sono persone affidabili che hanno dimostrato in molti anni di attivismo di aderire perfettamente agli ideali del Movimento.

Quali saranno i vostri “timbri” nel prossimo quinquennio in regione?

Vogliamo migliorare il sistema sanitario regionale, che finalmente deve essere al servizio del cittadino, e realizzare politiche attive per formare e reinserire nel mercato del lavoro 36 mila disoccupati. E poi vogliamo garantire agevolazioni alle imprese che investono in innovazione, trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo, senza però delocalizzare.
 

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