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Trieste, un San Giusto bis sul fondale di Grignano

Immersa una copia della scultura di Alberti. L’originale, una volta ripulito, andrà in cattedrale

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L'immersione di San Giusto nel mare di Grignano

TRIESTE Arte, storia e religione s’intrecciano da oggi, sabato 26 maggio, in un sito lontano solo pochi metri dalla diga frangiflutti che protegge la baia di Grignano. A 9 metri di profondità con una cerimonia altamente simbolica, è stata posizionata sul fondale marino una copia in vetroresina di grande dimensione (cm. 140 di altezza) della scultura rappresentante San Giusto, forgiata decenni fa dallo scultore triestino Tristano Alberti, cui era stata commissionata dal Gruppo giuliano cronisti per il premio annuale intitolato al nostro Santo Patrono.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) La posa di San Giusto sul fondale di Grignano]]

Il merito della realizzazione della copia della statua e dell’attuale posizionamento di questa in un punto più accessibile delle acque di Grignano - più vicino alla scogliera e più lontano dal limite della Riserva Marina di Miramare - rispetto a quello in cui si trovava l’originale bronzeo, va al Rotary Club Trieste Nord e al Circolo Sommozzatori Trieste, che hanno rispettivamente sostenuto l’iniziativa sotto il profilo economico e sotto quello tecnico/ logistico. «L’originale bronzeo della statua, ripulito dalle incrostazioni marine dopo la permanenza sui fondali, sarà esposto alla cerimonia odierna e collocato, nel corso del mese di giugno, nella Cattedrale di San Giusto, sua naturale “casa”. - annuncia il presidente del Rotary Trieste Nord Fulvio Zorzut - E sarà simbolicamente immerso in un cilindro di plexiglass trasparente, riempito d'acqua dolce, a rammentare il martirio del Santo che, giovanissimo, fu gettato nelle acque della Sacchetta. Però, visto che il trasferimento in cattedrale avrebbe privato il mare di un riferimento religioso e di raccoglimento per i subacquei, i velisti, i bagnanti e per chiunque, abbiamo pensato di sostituire l’opera originaria in bronzo con una copia in resina, oggetto di questa prima cerimonia, cui seguirà la collocazione dell’originale bronzeo a San Giusto. E per chi non è triestino o non ricorda per esempio che il santo è il nostro patrono e San Sergio il titolare dell’alabarda, verrà presentato un libretto per l’infanzia scritto da Fabia Perper. Riaffidiamo in tal modo San Giusto al mare e Trieste a San Giusto - conclude Zorzut - onorati del fatto che le statue, ambedue presenti alla cerimonia odierna, saranno benedette dal parroco di San Giusto, monsignor Marino Trevisini».

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