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A Gorizia Forza Italia attacca l’Ater: 45 alloggi su 58 andati agli stranieri

La denuncia del capogruppo in Consiglio comunale Gentile: «Bisogna modificare i regolamenti». Coinvolta la Regione

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GORIZIA Cinquantotto e quarantacinque. Non sono numeri da giocare al lotto. E nemmeno il risultato di una gara di basket particolarmente avara di canestri realizzati.

Sono le cifre a Gorizia che stanno procurando un travaso di bile a Fabio Gentile, già vicesindaco ai tempi della prima giunta Romoli e attuale capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia.

Ecco svelato l’arcano. Cinquantotto sono gli alloggi popolari appena consegnati, in via del Carso, ad altrettante famiglie bisognose. Con questa caratteristica: 45 dei cinquantotto beneficiari sono stranieri. «A quanto mi risulta, 36 non sono cittadini italiani mentre 9 famiglie straniere hanno ottenuto la cittadinanza».

Dati, dicevamo, che vanno decisamente di traverso al capogruppo di Forza Italia. È proprio lui a fornirli. Ed è lui ad annunciare che intraprenderà una battaglia affinché i goriziani in difficoltà e alla ricerca di una sistemazione dignitosa abbiano la possibilità di ambire e ottenere un alloggio popolare «come Dio comanda».

«Questa è l’ennesima dimostrazione che persiste uno “scompenso” fra italiani e non italiani. D’accordo, ci sono le graduatorie - ammette l’esponente azzurro - ma, su queste, incide pesantemente il quoziente familiare. A cosa mi riferisco? Al fatto che gli stranieri fanno più figli rispetto agli italiani e questo consente loro di scalare le classifiche. È evidente che, in questi casi, il cittadino goriziano non è aiutato da un regolamento che va assolutamente rivisto in tanti suoi aspetti».

D’accordo, ma la povertà non ha nazionalità. «Ma è altrettanto vero - ribatte Gentile - che un cittadino extracomunitario, in virtù di cinque figli, prende un assegno familiare di mille euro. Questo unito al fatto di avere un Isee piuttosto basso, gli permette di avere accesso e diritto a un alloggio popolare che tante famiglie goriziane possono solamente vedere in fotografia».

Gentile fa sapere che affronterà la questione anche in uno dei prossimi consigli comunali. «E chiederò conto anche se risulta a qualcuno che, dopo la benedizione di un nostro sacerdote, c’è stata anche una sorta di “benedizione islamica” degli alloggi appena consegnati, come qualcuno mi dice. Fosse così, mi sembrerebbe che si è oltrepassato il segno».

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale contatterà in tempi brevi anche il consigliere regionale (e collega di partito) Nicoli. L’obiettivo? «Va sensibilizzata l’amministrazione regionale a mettere mano ai regolamenti dell’Ater che non tutelano la cittadinanza autoctona! Non è possibile, e lo ripeto, che 45 neoinquilini dei 58 alloggi popolari appena consegnati siano stranieri. Bisogna fare qualcosa per il futuro», conclude stizzito il forzista. —


 

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