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L’impresa del grifone Kvarner in tre ore da Cherso a Ravenna

Il giovane esemplare ha sorvolato l’Adriatico toccando i 117 km orari. Dal Centro di recupero di Cherso è arrivato in giornata a nord di Parma

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CHIERSO Un grifone rimesso in libertà dopo un mese trascorso al Centro di recupero degli avvoltoi dalla testa bianca a Caisole (Beli), nell'isola di Cherso, ha impiegato soltanto tre ore per attraversare il mare Adriatico dalla Croazia alle sponde italiane.

A constatarlo sono stati gli esperti dell'istituto quarnerino–montano Priroda (Natura), che prima di restituire il grifone al suo habitat avevano munito il volatile di un localizzatore Gps. Grazie al sofisticato dispositivo, è stato appurato che il volatile - che gli operatori del Centro di recupero hanno chiamato Kvarner - ha spiccato il volo dalla località di San Martino in Valle (Martinšcica), a Cherso, raggiungendo appunto in sole tre ore la città di Ravenna. Il grifone ha sorvolato l'Adriatico lungo un tracciato di 170 chilometri, ed è stato capace di raggiungere una velocità massima pari a 117 chilometri orari.

Kvarner ha sfruttato spettacolarmente il vento di bora di questo fine settembre per compiere un viaggio abbastanza inusuale per il grifone, che è il simbolo dell’isola altoadriatica.

Come spiegano gli ornitologi, questa specie di avvoltoi infatti non ama volare sopra il mare in quanto vi mancano quasi completamente le correnti ascensionali. E dal centro di Caisole sottolineano come, durante le migrazioni dal Nord Africa alla Spagna, il solo attraversare i 14 chilometri dello Stretto di Gibilterra costituisca un problema per questi volatili. È evidente che il grifone chersino - un giovane esemplare - ha saputo sfruttare al meglio vento da nord–est portandosi dal Quarnero all’Italia.

Kvarner non ha concluso però il suo volo a Ravenna. Nel giorno del viaggio, il grifone si è messo in moto intorno mezzogiorno dall'isolotto di Plavnik, situato tra Veglia e Cherso, per andare a fermarsi intorno alle 18.30 - e soltanto dopo avere coperto una distanza pari a 370 chilometri - a una ventina di chilometri a nord di Parma, sulle sponde del fiume Po. Si tratta però soltanto della prima tappa delle traversate che i grifoni compiono quasi ogni anno, e che li portano a percorrere fino a 18 mila chilometri.

Tornando al giorno dell’impresa di Kvarner, in quelle stesse ore a Caisole sono stati liberati in tutto sette grifoni, mediamente di giovane età, che erano stati curati per settimane dai volontari di Priroda dopo avere passato diversi guai, non ultimo la caduta in mare dal nido in cui erano nati. I nidi dei grifoni nella gran parte dei casi sono situati infatti sulle scogliere quarnerine, a strapiombo sul mare.

Gli esemplari di Caisole sono stati fortunati: i soccorritori infatti li hanno raccolti in tempo per recuperarli. Ma non sono pochi i giovani esemplari che finiscono purtroppo per annegare in mare. —

 

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