Il Tirreno

Salta la votazione manca un documento nel Piano della costa

di Manolo Morandini
Salta la votazione manca un documento nel Piano della costa

Passo falso in consiglio comunale della maggioranza Il sindaco ridimensiona il caso, l’opposizione va all’incasso  

28 ottobre 2017
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CECINA. Atto di responsabilità o sgambetto alla giunta? La risposta cambia in base all’appartenenza politica dell’interlocutore. L’unico dato certo è il rinvio a un prossimo consiglio comunale dell’adozione del Piano particolareggiato della costa e degli arenili di Cecina. Ovvero alla fine di novembre. La decisione viene presa dopo uno stop dei lavori in aula di quasi un’ora. E segna la fine della seduta del 27 ottobre. Alla delibera non è allegato il rapporto del garante dell’informazione, a Cecina è la dipendente comunale Tiziana Fantozzi, una sorta di relazione che certifica l’iter del percorso partecipativo di confronto con i cittadini in vista della elaborazione del piano.

Al momento dell’illustrazione della delibera da parte dell’assessora all’Urbanistica Sabrina Giannini a sollevare la questione dai banchi dell’opposizione sono i consiglieri Fabio Stefanini di Per Cecina e Paolo Pistillo di Forza Italia. «Si tratta di un vizio procedimentale per cui è convenuto ritirare l’atto – dice Pistillo –. La pubblicità e il coinvolgimento dei cittadini sono stati fatti con incontri e commissioni consiliari aperte, ma formalmente questo atto è necessario». E aggiunge Stefanini: «Nel rispetto della garanzia della giunta, del consiglio, degli operatori turistici e di tutti i cittadini abbiamo chiesto il ritiro della delibera. Se fosse stato votato riteniamo che ci sarebbe stata la reale possibilità che il consiglio si trovasse ad approvare l’adozione di un piano particolareggiato della costa illegittimo. E con ciò tutto quello che ne può conseguire, compreso i rischi per chi decide di fare investimenti».

Non fa sconti la capogruppo di Cecina civica Pamela Tovani: «Dopo numerosi ritiri in consiglio e passaggi in commissione, trovato anche il consenso degli operatori del settore, l’amministrazione fallisce l’ultimo passaggio e presenta in consiglio un piano sprovvisto degli allegati obbligatori. L’atto così non può essere votato e tutti gli sforzi degli operatori del settore di accelerare i tempi di approvazione svaniscono nel nulla. Anche apprezzando gli sforzi dell’amministrazione, quello che emerge è sempre lo stesso dato: siamo di fronte a una amministrazione poco attenta e incapace di portare a termine i progetti annunciati». Il sindaco Samuele Lippi incassa il rinvio. «Non c’è stata nessuna carenza negli atti, si è scelto di accogliere l’indicazione dell’opposizione per mettersi al riparo da possibili interpretazioni della legge – dice –. Abbiamo fatto le corse sotto le indicazioni della stessa commissione consiliare che ha esaminato il piano e credo che sarebbe stato un atto di responsabilità da parte di tutte le forze politiche portarla al voto nel consiglio straordinario che si farà il 31 ottobre per la terza votazione di modifica dello Statuto comunale». Su quest’ultimo punto c’è da registrare che la maggioranza si è vista battuta non avendo i numeri per l’approvazione, mancavano due consiglieri uno per lavoro e l’altro per malattia. Insomma gli equilibri si fanno sempre più delicati.

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