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Sonetti e Pucci, i volti nuovi in corsa per Liberi e Uguali

Sonetti e Pucci, i volti nuovi in corsa per Liberi e Uguali

ROSIGNANO. Catia Sonetti e Fabrizio Pucci: ecco i nomi dei candidati per il collegio di Livorno di Liberi e uguali, la neonata lista che riunisce i tre partiti di Sinistra italiana, Possibile e...

10 febbraio 2018
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ROSIGNANO. Catia Sonetti e Fabrizio Pucci: ecco i nomi dei candidati per il collegio di Livorno di Liberi e uguali, la neonata lista che riunisce i tre partiti di Sinistra italiana, Possibile e Articolo uno movimento democratico e progressista. La presentazione si è svolta nel pomeriggio di ieri al centro culturale le Creste, dove i candidati partendo dalle loro esperienze personali si sono collegati alle istanze che la formazione politica di Grasso vuole portare avanti.

Sia Sonetti sia Pucci hanno sottolineato più volte la loro estraneità al mondo della politica fino ad oggi per dimostrare la volontà di cambiare rotta dai vecchi schemi. Fra i vari temi affrontati lavoro, scuola e cultura vengono investiti di maggiore importanza. «Liberi e uguali vuole portare avanti riforme credibili e ridare dignità ai lavoratori», sostiene Sonetti – presidentessa dell’Istoreco di Livorno e candidata al Senato – Chi ha di più deve dare di più. Vogliamo incentivare inoltre la prevenzione su vari aspetti: la sanità, la sicurezza lavorativa e ambientale. È ora di sanare le falle del Paese». Riguardo alla cultura invece, «Non basta la politica dei grandi eventi culturali, bisogna pensare anche alla salvaguardia del territorio considerato di minore importanza. L’Italia ha un patrimonio significativo diffuso ovunque, non solo nei grandi siti artistici».

Riguardo all’attualità entrambi i candidati condannano fermamente i fatti di Macerata: «Liberi e uguali ha deciso di stare dentro la Costituzione, che è antifascista. La minaccia neofascista è da reprimere e combattere», dichiara Sonetti. «Fascismo e razzismo sono il cancro della società», afferma invece Pucci, giornalista de Il Tirreno di Livorno e candidato alla Camera. «Oggi viviamo uno scollamento della società dalla politica. Noi siamo candidati che facciamo parte della società civile e vogliamo lavorare per le persone comuni, incontrandole e parlandoci. È vergognoso in Italia nel 2018 dover parlare di povertà», continua Pucci ribadendo i concetti di «Libertà, solidarietà e uguaglianza. Basta guerra fra poveri e basta promesse da marinaio della politica».

Francesca Orazzini

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