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liberi e ugualiIn campo per chi non si sente più rappresentatoAppello al voto di Liberi e Uguali in vista dell’appuntamento con le urne del 4 marzo per le elezioni politiche. La lista nel collegio...

02 marzo 2018
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liberi e uguali

In campo per chi non si sente più rappresentato

Appello al voto di Liberi e Uguali in vista dell’appuntamento con le urne del 4 marzo per le elezioni politiche. La lista nel collegio uninominale alla Camera candida Fabrizio Pucci e all’uninominale al Senato Catia Sonetti. «Ci rivolgiamo a tutti coloro che non si sentono più rappresentati dalla politica perché sono stati lasciati soli ad affrontare gli effetti di una crisi economica che ha impoverito molti e fatto arricchire pochi – affermano –. A chi pensa che votare sia un gesto inutile e a chi pensa che il voto sia solo un arma di protesta contro tutti. A chi è stato deluso, in questi anni da una sinistra che ha perso la sua identità e i sui valori fondanti di giustizia sociale, lavoro, pace, cultura e tutela ambientale, valori cardini della nostra Costituzione». Per i promotori locali di Liberi e Uguali: «Votare è un gesto importante, un esercizio di cittadinanza che non dobbiamo sprecare. Votare è un esercizio di democrazia e un diritto che ci hanno dato tutti coloro che hanno combattuto il fascismo e sono morti per toglierci dalla condizione di sudditi, donandoci la dignità di cittadini. Votare con serenità, preparazione e consapevolezza. È un nostro dovere. Vi chiediamo perciò di leggere e confrontare i programmi elettorali e di scegliere con la testa e con il cuore, non con la pancia». Un invito alla partecipazione, contro l’astensionismo. Ma anche a sostenere le ragioni di Liberi e Uguali. «Il nostro è uno schieramento politico di sinistra, che candida nelle sue liste donne e uomini coerenti e credibili, per dare forza, in Parlamento a ciò che ci sta a cuore: la dignità del lavoro, l’istruzione gratuita per tutti, la sanità pubblica, un fisco più equo, la tutela dell’ambiente». Sui temi dell’immigrazione affermano «i diritti e la libertà delle donne, un’accoglienza efficiente ed organizzata per chi fugge dalle guerra e dalla povertà, la pace e il disarmo.

In una società più giusta e acculturata, si vive più a lungo e più sicuri». E concludono: «Non siamo finanziati da lobbies, industriali, finanzieri o società a cui dobbiamo restituire favori. La nostra forza, in Parlamento, sarà quella dei voti di coloro che ci hanno dato fiducia. Per questo chiediamo un voto ragionato, consapevole e coraggioso. Useremo questa forza per difendere gli interessi della maggioranza dei cittadini e non di una ristretta cerchia di potenti e privilegiati».

potere al popolo

Carica di Ceraolo e Capriotti: noi unica sinistra

Si presentano all’auditorium di Cecina e non nascondono di esserne felici. «Siamo contenti di essere qui, ci tenevamo», spiega Giovanni Ceraolo che insieme Paola Capriotti (nella foto) corre come candidato per Potere al Popolo. «Crediamo in questo progetto, non c’è una realtà di sinistra radicale, con tutte le sue contraddizioni, come negli altri Paesi d’Europa. Inoltre, anche Liberi e Uguali ha mostrato il suo vero volto, dato che Pietro Grasso ha parlato di “governo di scopo”, ossia un governo con Renzi e Berlusconi. Siamo convinti che riusciremo ad arrivare al famoso 3 per cento e di portare i nostri valori in Parlamento». Ma il progetto, assicurano i due, non si fermerà a domenica. «Potere al Popolo è una realtà nuova che avrà un seguito, grazie ai militanti e gli attivisti dei territori, impegnati in sociale, sindacale e lavoro, che ne fanno parte». Ceraolo non lesina critiche nei confronti del Movimento 5 Stelle, dicendo che «non si capisce cosa vuol fare», riconoscendogli comunque il ruolo di primo partito. «Ma non riuscirà ad arrivare al 40 per cento che gli occorre, quindi anche la logica del voto utile svanisce, perché se qualcuno supererà quella soglia sarà la coalizione di centrodestra». E per quanto riguarda il centrodestra, o meglio una parte di esso, Ceraolo si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Il candidato della Lega, Lorenzo Gasperini, che è proprio di Cecina, ha avuto anche attacchi personali verso di noi e ho una certa soddisfazione nell’essere qui mentre lui non potrà fare la sua iniziativa al teatro Goldoni a Livorno, dato che il personale ha scioperato proprio contro di lui». Fiduciosa sull’esito anche Capriotti, ex operaia e oggi disoccupata. «Potere al Popolo vuole dare voce anche alle realtà disagiate, sul piano sociale, del lavoro, della sanità - dice la candidata - La politica deve tornare ad ascoltare i cittadini, i loro problemi, specialmente quelli di chi ha maggiori difficoltà e non più limitarsi a limitarsi». Puntano agli scontenti i due, la stessa base del M5S. «Ma loro non sono più antisistema», dice Ceraolo.

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