Il Tirreno

Valori dice addio al consiglio comunale

di Manolo Morandini
Valori dice addio al consiglio comunale

«Discuterò di politica e della città, ma senza ruoli istituzionali»

25 maggio 2018
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CECINA. «Continuerò a parlare, confrontarmi, discutere di politica e della mia città, malo farò da un’altra angolazione e senza ruoli istituzionali, in modo sempre franco, libero e con l’entusiasmo che mi contraddistingue». Così Luigi Valori annuncia le proprie dimissioni da presidente del consiglio comunale e da consigliere. E lo fa in apertura della seduta consiliare con un intervento scritto nero su bianco per ripercorrere l’attività svolta e non cedere all’emozione, che in alcuni passaggi traspare nell’intonazione della voce.

Due defezioni nel perimetro della maggioranza in un mese. Alla fine di aprile quella dell’assessore al Bilancio Federico Cartei e ieri di Valori, che da tempo non faceva mistero del suo malessere politico. Nel 2013 l’inizio del suo impegno sull’onda dell’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi, il ruolo di delegato nazionale nell’assemblea del partito, fino alla scelta un anno e mezzo fa di non rinnovare la tessera del Pd. «Sono rimasto deluso, demotivato e politicamente lontano, sia dalle politiche di governo che da quelle interne al partito», dice. Conseguenza l’uscita dal gruppo consiliare Pd per confluire nel Gruppo misto «pur rimanendo fedele al programma elettorale che avevo sottoscritto in campagna elettorale con la maggioranza».

Nella sala del Comune vecchio non vola una mosca. Valori legge e ripercorre la sua esperienza amministrativa: «Ho cercato di tutelare i requisiti di democraticità e di rappresentanza in seno al consiglio». E ancora: «Ho esercitato il ruolo con umiltà e correttezza, ma soprattutto con imparzialità». E non manca di ricordare le iniziative «per far emergere l’importanza del ruolo istituzionale». Cita due novità: la diretta streaming e la relativa archiviazione delle sedute consiliari e l’istituzione della commissione di garanzia e controllo. Incontri, convegni, proiezioni di film. A tutti i consiglieri fa omaggio di un cd con i filmati realizzati in occasione delle iniziative sul Giorno del ricordo, per i 40 anni dalla strage di via Fani e il centenario della Prima guerra mondiale. Un impegno sul fronte della memoria ma anche in tema di sicurezza. Dall’osservatorio sulla sicurezza agli incontri a tema nei quartieri della città. Ricorda le principali opere pubbliche realizzate dall’amministrazione in carica. Cita il mercato dei produttori locali in piazza Iotti e la mozione per l’intitolazione di una via o piazza a Norma Cossetto. «In linea di massima i risultati ottenuti possono essere ritenuti positivi». Non gli riesce però, da presidente in carica, di vedere approvato il lavoro di 18 mesi per la modifica al regolamento del consiglio comunale. Il punto all’ordine del giorno viene rinviato dopo una serie di interruzioni della seduta.

Fine del discorso. Applauso di tutto il consiglio e a seguire il saluto del sindaco Samuele Lippi che ringrazia Valori per il lavoro svolto e sottolinea: «Gli riconosco un’assoluta onestà intellettuale». Poi lo omaggia della spilla dell’omino di ferro, simbolo della città. E adesso? Nella seduta consiliare di giugno per la carica di presidente il più quotato sembra essere il capogruppo Pd Nicola Imbroglia. Quel che è certo è la surroga di Valori conBeatrice Bensi, che andrà a rimpinguare le fila del gruppo Pd.

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