Il Tirreno

Un sindaco della Lega? La “tentazione” di Gasperini porte aperte da Potenti «Ma non c’è candidatura»

Maria Meini
Un sindaco della Lega? La “tentazione” di Gasperini porte aperte da Potenti «Ma non c’è candidatura»

Verso il voto. Il consigliere: «Lascio gli impegni che mi tengono lontano  da Cecina. Me lo chiedono in tanti». Barabino: «Ideale un candidato civico» 

03 gennaio 2019
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il retroscena



Affida il suo manifesto elettorale a Facebook, Lorenzo Gasperini. Ed ha tutta l’aria di un’autocandidatura per le prossime amministrative. Che abbia ceduto alla tentazione di candidarsi a sindaco? Nelle ultime righe il consigliere comunale di Cecina Insieme, da poco nominato commissario comunale della Lega, distilla una frase che sembra confermare l’intuizione. Del resto il giovane Gasperini (classe 1991) il suo esordio politico l’ha fatto proprio da sindaco: eletto primo cittadino dei ragazzi durante la consiliatura di Paolo Pacini (Pd) che contestò vivacemente. «Ci metterò il massimo dell’impegno - scrive ora Gasperini - sospendendo altre attività personali e di partito che mi tengono normalmente occupato tra Roma e Milano, perché tanti cecinesi me lo stanno chiedendo».

Contattato da Il Tirreno, Gasperini è lusingato. Non è sorpreso ma nega. «Come commissario comunale ho scritto questo messaggio per confermare il mio impegno nell’organizzazione della prossima campagna elettorale - dice -; sulla scelta del sindaco la Lega sta ancora trattando con gli altri partiti del centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, e liste civiche. Ci sono delle candidature sul tavolo: per la Lega l’ideale è una candidatura d’esperienza ma giovane. Io sono troppo giovane...» Una bocciatura implicita del candidato civico Marco Melosi, 65 anni, il primo nome uscito nel toto candidature del centrodestra cecinese, ora in stand by. Seguito da Federico Pazzaglia, vicino a Fratelli d’Italia e Lega.

Una candidatura unitaria, dunque, è ancora possibile? Un invito all’unità si trova anche nel lungo manifesto di Gasperini: «Esiste da tempo un forte dialogo fra i tre partiti del centrodestra e numerose liste civiche - scrive il consigliere -. Il punto di partenza è stato chiaro: superare ogni errore pregresso, antipatia, ostacolo e unire le migliori energie della città su un progetto concreto fatto di idee, di programma, di intuizioni per rendere Cecina di nuovo la città sicura e prosperosa di un tempo. Vorrei che questo 2019 fosse da subito l’anno dell’unione dei cecinesi. A tutti chiedo di sacrificare un po’ del proprio tempo».

Che sia una forzatura della Lega per spingere gli alleati a sciogliere le riserve? Manfredi Potenti, deputato locale e commissario provinciale a cui Susanna Ceccardi ha affidato la quadra sulle candidature livornesi, non si sbilancia. «Che Gasperini metta a disposizione il suo tempo è normale - commenta Potenti -: Cecina è un comune con oltre 15mila abitanti in cui la Lega e il centrodestra ripongono le maggiori aspettative di vittoria. Se arriva una disponibilità a candidarsi a sindaco, io come commissario provinciale sono aperto. Del resto Lorenzo è un consigliere comunale, ha esperienza amministrativa». Dunque Gasperini è il candidato sindaco? Potenti si ritrae dalla domanda diretta. «Stiamo ancora valutando insieme agli alleati - aggiunge -: la Lega vuole una condivisione al massimo in tutta la provincia, poi dovranno prevalere ragionamenti di opportunità sui candidati più spendibili».

Paolo Barabino, capogruppo consiliare e vice coordinatore regionale, ribadisce che non esiste ancora una candidatura ufficiale per il centrodestra unito e che «il candidato ideale è civico». Commenta: «Le candidature non si decidono su Fb. Ci sono i tavoli regionale e provinciale del centrodestra, in cui teniamo conto delle risultanze dei territori, ma non esistono autocandidature per il centrodestra unito». —



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