Il Tirreno

Empoli

nei guai

Tenta di vendere telefono e pc pagati con l'assegno scoperto

Il responsabile dell’anticrimine Danilo Di Stefano (Foto Agenzia Carlo Sestini)
Il responsabile dell’anticrimine Danilo Di Stefano (Foto Agenzia Carlo Sestini)

La polizia di Empoli denuncia una trentaduenne e dà la caccia all'uomo che ha tentato la truffa

29 settembre 2017
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EMPOLI. Si è presentata in un negozio dicendo che voleva vendere un computer portatile Macbook e un telefono Iphone 8 per 1.200 euro.

Il commerciante ha chiamato la polizia pensando che i due oggetti fossero stati rubati (mentre la donna diceva che le erano stati regalati). Dalle indagini condotte dal responsabile dell’anticrimine Danilo Di Stefano, è emerso poi che a Pisa l’azienda Juice aveva venduto a un uomo gli stessi due oggetti e aveva ricevuto in pagamento un assegno per 3.300 euro che poi è risultato scoperto. La donna, di Campi Bisenzio, di 35 anni, è stata denunciata per riciclaggio. Sono in corso poi indagini per rintracciare l’uomo che ha tentato la truffa.
 

Intanto gli uomini del commissariato di piazza Gramsci hanno effettuato servizi di controllo con l’appoggio di reparti da Firenze nelle zone della stazione, del centro e dei parchi. Sono queste le aree più a rischio per i problemi legati allo sfruttamento della prostituzione e del traffico degli stupefacenti. Sono state identificate 16 persone e sono stati cinque i veicoli monitorati. Nel corso delle verifiche è stato fatto un foglio di via per tre anni a un trentenne di Rivarolo Canavese che ha chiesto a un giovane immigrato se poteva vendergli la droga. Ma ha scelto la persona sbagliata perché quest’ultima ha segnalato la vicenda alla polizia. Che lo ha fermato e disposto il provvedimento.
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