Il Tirreno

Empoli

Parroco lascia dopo 35 anni: «Qui c’è grande armonia»

Parroco lascia dopo 35 anni: «Qui c’è grande armonia»

Il saluto di don Evaristo Masini che si ritira a 88 anni dopo aver realizzato  l’ostello e ristrutturato la pieve di S. Maria. Al suo posto don Andrea Parrini  

22 ottobre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





GAMBASSI. C’era una comunità intera a salutare don Evaristo Masini, 88enne gambassino da oltre 35 anni sacerdote del paese, che ha deciso di ritirarsi e che lascerà il posto a don Andrea Parrini, già parroco di San Pietro a Badia a Cerreto e di Sant’Andrea in Gavignalla. Domenica scorsa in occasione della messa, celebrata nella chiesa di Cristo Re, c’erano tutti i fedeli, i giovani, gli amici e il sindaco Paolo Campinoti per ricordare questo momento destinato ad essere scritto nella storia del paese termale. Un rinfresco, striscioni e tanta commozione. Don Evaristo Masini nasce a Gambassi il 26 aprile 1935 e coltiva il suo amore per la religione in seminario fra Volterra e Siena. Il 9 agosto del 1959 viene nominato sacerdote e l’allora vescovo lo assegna come vice parroco di Pomarance e Sant’Ippolito. Nel 1965 viene trasferito a Montecervoli, sull’Amiata, prima come vice e poi parroco. La chiamata al suo paese di nascita arriva nel 1985 quando il vescovo punta su una persona forte e conosciuta per cercare di dare una scossa alla comunità di Gambassi. Il cambio di passo si vede sin da subito; viene fondato il gruppo degli scout, tante persone si riavvicinano al mondo ecclesiastico e don Evaristo, oltre a sentire profumo di casa, riabbraccia quegli amici di gioventù e che nel tempo sono cresciuti. Un grande investimento che sta portando importanti frutti è l’ostello di Sigerico che ogni anno accoglie migliaia di pellegrini così come la ristrutturazione della casa colonica e degli stabili alla Pieve di Santa Maria a Chianni. C’è animosità ed entusiasmo in paese, così come il legame forte con l’allora presidente della Confraternita delle Misericordie, Elio Giubbolini, senza dimenticare il legame presente con le suore dell’istituto Maria Santissima Bambina. «I bisogni ci sono, c’erano e ci saranno, ma questa comunità ha grande armonia», dice. Quel desiderio di armonia che i giovani hanno riempito con striscioni e poster fuori dalla chiesa, così come i bimbi chiamati a ricevere la prima comunione, hanno lasciato un biglietto in ricordo della figura di don Evaristo Masini. Dopo la messa la festa con un rinfresco: «E’ difficile parlare di festa – dice un commosso Evaristo – il mio è un saluto a questa comunità”. Don Evaristo però resterà a Gambassi, per lui infatti sono pronte alcune stanze, lasciate in eredità da un altro sacerdote mai dimenticato come don Italo Ciulli, grazie alla disponibilità della sorella.

Giacomo Bertelli

Primo piano
In città

Firenze, rapina in una gioielleria del centro: titolare pestato dai ladri, rubati orologi di lusso

di Matteo Leoni