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Cgil contro il ministro: «Un inizio difficile»

Cgil contro il ministro: «Un inizio difficile»

EMPOLI. Il sindacato è sul piede di guerra per la situazione degli organici negli istituti scolastici. La Flc Cgil ieri ha tenuto un incontro per denunciare i ritardi nella chiusura delle procedure...

26 ottobre 2017
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EMPOLI. Il sindacato è sul piede di guerra per la situazione degli organici negli istituti scolastici. La Flc Cgil ieri ha tenuto un incontro per denunciare i ritardi nella chiusura delle procedure di nomina dei supplenti. «Anche quest’anno le scuole hanno cominciato nel caos – attacca Paola Pisano della Federazione della conoscenza Cgil – con le cattedre scoperte e con orari di insegnamento ridotti a causa della mancanza di personale. Gli istituti provinciali non hanno ancora chiuso gli organici, ad un mese e mezzo dalla prima campanella. Intanto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, sostiene che si è avuto un avvio di anno scolastico ordinato con la presenza di tutti i docenti dal primo giorno di lezione. Si tratta di una notizia non vera, evidentemente smentita dai fatti».

Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia e le scuole primarie, le procedure di individuazione dei supplenti inseriti in graduatoria sono partite entro il 15 settembre, seppure non siano terminate in coincidenza con l’avvio delle lezioni. Nella fattispecie si sono trascinate fino al 25 settembre nelle primarie e fino al 3 ottobre nelle scuole dell’infanzia.

Ma la situazione più grave è quella che riguarda (come evidenziato nell’articolo sopra) le secondarie di primo e secondo grado. «In questi istituti – prosegue Pisano – i rinvii si sono susseguiti a partire dal 9 di settembre fino al 2 di ottobre, quando sono state comunicate le date di convocazione. Di conseguenza le scuole sono state “autorizzate” ad avviare le procedure di nomina dei supplenti solo dal 4 ottobre. Per non parlare del numero di cattedre vacanti da coprire con le supplenze annuali, che anche quest’anno è stato consistente».

La rilevazione sui dati pubblicati dall’ex provveditorato fa emergere un fabbisogno di quasi 350 supplenti nell’Empolese Valdelsa, dei quali oltre un terzo di sostegno. «È una situazione paradossale. Ci avevano detto che con la Buona Scuola tutto sarebbe andato a posto. Ma adesso abbiamo la prova provata che così non è. E sarebbe grave se adesso la responsabilità fosse data alle scuole, che versano in una situazione di organico sottodimensionato e con una mole di lavoro crescente. Basti pensare che sono gli impiegati delle segreterie, che non si possono rimpiazzare nemmeno con supplenti, ad aver gestito tutte le procedure di nomina».

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