Il Tirreno

Empoli

La notte più luminosa del popolo rossoblù

di Marco Sabia

Samo ha festeggiato la vittoria del suo secondo Palio con quasi 500 persone  Protagonista il fantino Pusceddu tra cori, selfie e momenti di solidarietà

25 giugno 2018
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FUCECCHIO. Perché è il Palio è bello? Perché è assurdo. Il parroco parla al microfono e i contradaioli fanno partire un coro sull’alleluiah.

In quale altro posto del mondo può accadere? Quasi certamente nessuno. E questo è uno dei motivi per cui il Palio è qualcosa di diverso, di “folle” rispetto alla razionalità di chi non ne respira le emozioni.

Perché è successo anche questo nella serata delle serate, per il popolo di Samo. Che sabato sera si è ritrovato a cena in piazza Boncristiani, per festeggiare la vittoria del 20 maggio scorso. Grande protagonista il fantino Valter Pusceddu detto “Bighino”, che si è preso un’ovazione quando è arrivato in piazza indossando la giubba rossoblù della contrada col leone rampante sullo scudo. Ma anche tutti i dirigenti, a partire dalla presidente di lungo corso Monica Cespoli (l’unica donna a vincere due volte il Palio da massima carica) e dall’emozionato capitano Eros Falce, sono stati largamente applauditi. I protagonisti sono saliti sul palco accompagnati dalle musiche di Star Wars o degli Ac/Dc, oltre che dagli applausi della gente di Samo.

«Tutta la contrada aveva voglia di vincere – ha sottolineato la presidente – e poi con una splendida corsa, un grande cavallo e superlativo Pusceddu ce l’abbiamo fatta. È stata la vittoria di un popolo che ha saputo attendere, passando anche momenti difficili. Il nostro capitano, dopo che la sorte non gli aveva sorriso, non ha comunque mollato e alla prima occasione ha portato il cencio in contrada. Perché, come diceva Nelson Mandela, il vincitore è un sognatore che non si è arreso». Molto suggestivo è stato il momento in cui l’amministrazione comunale – per mano del sindaco Alessio Spinelli e dell’assessore delegato Daniele Cei – ha regalato alla contrada rossoblù un maxi ritratto di Quan King, il cavallo vittorioso, realizzato dal pittore del cencio, Marco Neri. Che ha – in diretta – dipinto una coccarda rossoblù sulla testa del cavallo. «Questo Palio – ha aggiunto il sindaco – continua a fare passi in avanti e a portare fuori da Fucecchio il nome del nostro comune. È, a tutti gli effetti, la festa di tutti».

La serata è andata avanti fra cori e premiazioni, poi è arrivato il momento di don Giorgio Rudzki, il parroco polacco della parrocchia di Santa Maria delle Vedute. Un uomo che è legato alla storia di Samo; si è insediato nel 2011, l’anno in cui Samo ha spezzato l’incantesimo del Palio. Un “prete amuleto”, per farla breve. Don Giorgio che, il 20 maggio, ha fatto suonare le campane della chiesa a festa: «Ho fatto suonare tutte le melodie – ha scherzato – anche se alcuni vicini non erano contenti. Ma quando si vince, si vince. È un momento bellissimo che va vissuto».

A quel punto è partito il coro che la contrada ha “arrangiato” sull’alleluiah. Senza dimenticare il “condottiero” della contrada, il capitano Eros Falce: «Questo è un sogno, per un contradaiolo è quanto di più importante. Devo ringraziare Valter, perché senza di lui non sarei qui stasera. E devo ringraziare tutta la contrada, che mi ha appoggiato: questo Palio ce lo siamo meritati, l’abbiamo costruito noi del Samo».

Ma c’è stato anche spazio per la solidarietà, perché come ogni anno le contrade hanno voluto raccogliere una somma in beneficenza, che quest’anno è stata destinata all’associazione “La Vita onlus”, che promuove la donazione di organi e tessuti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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