Il Tirreno

EMPOLI

«Ringrazio la polizia che con una brillante e rapida operazione, ha individuato e denunciato i responsabili dell’atto ignobile e ingiustificabile avvenuto a Brusciana. E sono grata ai cittadini che si sono impegnati nel testimoniare e aiutare gli inquirenti a rintracciare gli autori». Così la sindaca Brenda Barnini, che aggiunge: «Sebbene i tre si siano giustificati parlando di una ‘bravata’, sebbene gli inquirenti abbiano sottolineato che si tratta di un gesto e di personaggi che non hanno una matrice politica, sento l’obbligo di condannare questo episodio, figlio di un tempo in cui quelle idee di odio razziale e uso della forza sono tornate protagoniste della politica». Sulla vicenda interviene anche il segretario del Pd locale, Lorenzo Cei, parlando di «fatto gravissimo e oltraggioso, di chiara ispirazione fascista», auspicando che «tutte le forze in consiglio comunale prendano le distanze da chi cerca di seminare in città i simboli di una politica discriminatoria». Gli fa eco il segretario Pd dell’Empolese Valdelsa, Jacopo Mazzantini che parla di un atto «frutto di toni esasperati di una certa politica. È un oltraggio alla memoria». Il Pci sostiene come sia «ormai evidente che nel territorio empolese risiedono elementi in grado di operare provocazioni contro la memoria antifascista». La Cgil invita a «non sottovalutare l'ennesimo rigurgito neofascista e razzista visto a Empoli e nel circondario». —