Il Tirreno

Empoli

ACCOGLIENZA 

Il prefetto: «Più controlli a sorpresa nei centri migranti»

Un controllo della polizia in un centro di accoglienza
Un controllo della polizia in un centro di accoglienza

Nel summit con i gestori Laura Lega ha anche chiesto agli addetti maggiore rigore nel far rispettare le regole  ai 2120 ospiti delle strutture  

07 settembre 2018
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EMPOLI. Il punto sul sistema di accoglienza e il rispetto delle convenzioni sottoscritte con la prefettura sono i temi trattati nella riunione di lavoro che si è tenuta a Palazzo Medici Riccardi, presieduta dal prefetto Laura Lega, alla quale hanno preso parte i gestori dei centri di accoglienza, operanti sul territorio provinciale. «Conoscere personalmente il mondo del privato sociale che in questi anni ha lavorato a fianco della prefettura – ha esordito Lega – è il motivo che mi ha spinto a convocare l’incontro. Il modello di accoglienza diffusa si è rivelato efficace, ha garantito una distribuzione equa e sostenibile in tutti i comuni e grazie alla collaborazione con gli enti locali e la Regione abbiamo un sistema positivo ed efficiente».

Ad oggi nelle strutture del territorio si contano 2120 presenze e si registra un decremento costante di arrivi: «Ora che siamo fuori dalla fase emergenziale – ha detto il prefetto – intendo iniziare una stagione nuova che ci impone un sistema di accoglienza dagli standard molto elevati, per conseguire i quali è necessario apportare tutti gli aggiustamenti necessari perché il sistema funzioni al meglio».

E qui Lega invita i gestori a svolgere un ruolo sempre più attivo e improntato al massimo rigore, ad osservare puntualmente gli obblighi contrattuali imposti dalle convenzioni e le linee guida della prefettura. Lega spiega che «saranno intensificate le ispezioni improvvise, a tappeto, condotte dal personale della prefettura e delle Asl, dalle forze di polizia e dai vigili del fuoco, dando la massima attenzione alle modalità di erogazione dei servizi e alle condizioni strutturali e ambientali per garantire sicurezza e incolumità sia degli ospiti che degli operatori».

Parallelamente, il prefetto sollecita gli enti gestori a concorrere, con la prefettura, nel garantire da parte dei richiedenti asilo il massimo rispetto delle norme all’interno e all’esterno dei centri. A questo riguardo, dovranno essere effettuate verifiche rigorose sul rispetto da parte degli ospiti dell’orario di rientro serale e sulla permanenza dei presupposti di legge necessari per l’accoglienza, come lo stato di indigenza. Infine, per favorire la presenza “attiva” dei migranti, il prefetto annuncia l’intenzione di incentivare il loro impiego nei lavori di pubblica utilità: «Un’attività di volontariato a titolo gratuito che consente di raggiungere due finalità importanti: da un lato al migrante permette di sentirsi impegnato e meglio inserito nella comunità, dall’altro alla collettività di percepire lo straniero non come un corpo estraneo, ma come una persona positivamente integrata nel territorio. Vi chiederò – ha concluso il prefetto – uno slancio su questo per costruire nuovi progetti. Disporremo un protocollo e vi chiederemo di aderire per stimolare i migranti con una serie di incentivi sui quali vi invito a riflettere». –



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