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Empoli, serve una magia per fermare il Prestigiatore

di Alessandro Marmugi
Empoli, serve una magia per fermare il Prestigiatore

Da uomo-simbolo dell’era-Sarri a maschera di lacrime dopo la retrocessione Sabato la sfida contro il grande ex Croce, oggi protagonista con la Cremonese

14 dicembre 2017
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EMPOLI. Se lo stadio Zini evoca dolci ricordi ai tifosi azzurri, quella di sabato a Cremona sarà una partita speciale non solo per la location. Dopo oltre 6 mesi dalla tragica notte di Palermo i destini dell’Empoli e di Daniele Croce torneranno a incrociarsi. Un mix di emozioni e ricordi, in una battaglia che si preannuncia davvero accesa il prestigiatore sfida il suo passato egli azzurri a loro volta davvero accesa gli azzurri sfidano una buona fetta del loro passato recente. Dal suo arrivo all’addio, ne è passata di acqua sotto i ponti, adesso gli azzurri sperano, con un incantesimo, di fermare le magie del prestigiatore.

L’arrivo. Quando è arrivato in azzurro Croce si era perso nel limbo della serie C. Un giocatore fortissimo, a detta di tutti, tatticamente perfetto, ma quando avrebbe potuto fare il salto di qualità era rimasto prigioniero di un lungo contratto con l’Arezzo che gli aveva tarpato le ali. Poi l’Alessandria e il Sorrento insieme a quel Maurizio Sarri che lo ha sempre considerato un po’ come un figlio, tanto da essere preso in giro da tutto lo spogliatoio. È proprio l’attuale tecnico del Napoli a chiamarlo in azzurro con l’ok del ds Marcello Carli e a puntare su di lui. All’inizio un’entrata killer in amichevole a Carrara lo ferma e rinvia il suo ritorno sui campi della serie B. Poi però il suo rientro coincide con la svolta: Sarri cambia modulo e lui che ha spesso fatto l’esterno di centrocampo si trasforma in interno. Una scelta quanto mai azzeccata. Corsa, dinamismo e intelligenza, una falcata dopo l’altra Croce conquista il Castellani.

Le gioie. È uno dei punti fermi della squadra, che conquista la promozione in serie A. Per la prima volta, ad oltre 30 anni, Croce mette piede nella massima serie, sfida allo Stadium la Juventus, la squadra per cui faceva il tifo da bambino e mette a segno anche il suo primo gol, contro il Sassuolo. Qualcuno parla per lui addirittura di nazionale. Sarei saluta, ma Croce resta agli ordini di Giampaolo e le soddisfazioni aumentano visto che gli azzurri riescono addirittura ad ottenere il decimo posto in classifica, centrando uno dei risultati migliori della loro storia. Alla fine dei giochi Croce colleziona in azzurro 168 presenze e 5 reti. Compresa a che la stagione della retrocessione.

I dolori. Già perché non ci sono solo momenti belli. Da emblema dell’Empoli arrivano Croce si trasforma in simbolo della retrocessione, con le sue lacrime copiose nella maledetta notte del Barbera. Lui e i compagni sprofondano, dell’Empoli, che tanto ha fatto gioire i tifosi ora non c’è più. Il resto è storia recente con la rifondazione, L’addio dei veterani e anche quello del prestigiatore, condito anche da qualche polemica. Questo è il calcio, non tutte le storie d’amore finiscono bene ma sia l’Empoli che Croce hanno saputo ricominciare.

Adesso rivali. Gli azzurri sono ripartiti da Vivarini e hanno aperto un nuovo ciclo, Daniele è ripartito da Cremona. Sabato, sempre che il centrocampista stia bene (nei giorni scorsi ha accusato qualche problema muscolare) Croce e l’Empoli si ritroveranno da avversari. Come nel più classico dei film a caccia di punti e di rivalsa. Forse davanti a lui Daniele ritroverà l’ex compagno di squadra Krunic che dovrà cercare di fermare in tutti modi, in una partita che per le due squadre in campo rappresenterà uno snodo cruciale. Tu chiamale se vuoi emozioni.

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