Il Tirreno

Grosseto

Il ministro Martina a Grosseto: «Attenti ai piccoli Trump»

di Gabriele Baldanzi
Il ministro Martina a Grosseto: «Attenti ai piccoli Trump»

Tour tra le aziende a fianco dei candidati locali del Pd «Occhio a giocare coi dazi: non è qui il futuro agricolo»

14 febbraio 2018
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GROSSETO. Il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ieri ha trascorso il pomeriggio in Maremma al fianco di Luca Sani e Leonardo Marras, in un tour elettorale che lo ha condotto in tre aziende locali: il supermercato “Sapori di Toscana”, a Grosseto, l’oleificio Olma e l’azienda Le Chiantigiane, al Madonnino. E proprio qui, nella sala convegni della cooperativa Valle Bruna, Martina ha incontrato le associazioni e gli operatori del mondo agricolo. Un’iniziativa durata meno di un’ora – dal titolo “Dalla terra all’Italia, il distretto rurale della Toscana del Sud” – in cui hanno parlato soprattutto Sani e lo stesso Martina, applauditissimo. «Occhio a fare i piccoli Trump – ha attaccato Martina, riferendosi a Salvini, ma anche al leghista Mario Lolini, candidato nel collegio per il centrodestra e ad Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto ed entusiasta di Trump – occhio a giocare con i dazi, perché non è questo il futuro dell’agricoltura italiana. Me lo hanno dimostrato anche le aziende visitate oggi, che esportano il 40-60% di ciò che producono e che certo si possono permettere di scherzare con il fuoco». La sala della Cooperativa Vallebruna era stracolma e a fare gli onori di casa c’ha pensato Christian Heinzmann, il presidente. «Se possiamo ancora ragionare del potenziale agricolo che c’è in questo Paese – aveva esordito Martina – lo dobbiamo all’impegno degli agricoltori e delle imprese che ogni giorno sono sul fronte del lavoro. Noi da parte nostra siamo orgogliosi del lavoro fatto dal 2013 a oggi, perché quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione scriteriata: non c’erano politiche agricole impostate, né consolidate. Venivamo da 7 anni con 7 ministri dell’agricoltura diversi, ed era evidente l’ostilità profonda del mondo agricolo per la mancanza d’interlocutori». L’agricoltura e l’agroalimentare sono tornate al centro delle politiche del governo anche grazie alla sponda affidabile della Commissione agricoltura della Camera guidata da Luca Sani, che ha introdotto Martina ricordando le azioni più importanti: dall’Expo alle riduzioni fiscali, passando per il sostegno al rinnovamento generazionale. «E da ora in avanti – ha concluso Sani – ci dovremmo confrontare anche e soprattutto con i cambiamenti climatici, che mettono in crisi prima le economie a cielo aperto, come appunto l’agricoltura». Un passaggio centrale Martina l’ha dedicato ai risultati ottenuti dal governo.

«Nonostante le enormi difficoltà di bilancio – ha spiegato – siamo riusciti a destinare all’agricoltura ingenti risorse, eliminando di fatto l’Imu, l’Irpef e l’Irap agricola come misure strutturali per dare respiro alle imprese. La stessa Istat ha dato conto di una rinnovata vitalità del settore primario, dove nel 2017 sono state registrate diecimila nuove aziende aperte da imprenditori agricoli under 35. Con moltissimi ragazzi e ragazze che sono arrivati a questa scelta provenendo da altri settori e corsi di studio, a dimostrazione della capacità di attrazione dell’agricoltura».

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