Il Tirreno

Grosseto

Argentario, Trombì è il segretario del Pd

di Andrea Capitani e Ivana Agostini
Argentario, Trombì è il segretario del Pd

Il congresso si conclude con l’elezione del leader dell’unione comunale e dei due circoli. «Parola d’ordine ritrovare l’unità»

24 febbraio 2018
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MONTE ARGENTARIO. Si è conclusa giovedì sera con l’elezione del segretario dell’Unione comunale e dei circoli Pd di Porto Santo Stefano e Porto Ercole una delle parentesi più complicate della storia del Pd argentarino. Giuseppe Trombì è il nuovo segretario comunale. I due circoli a ottobre non avevano dato luogo al congresso per un problema con delle tessere contestate. ll congresso si è riunito alle 16. Oltre ai commissari Emilio Bonifazi e Cristiano Vadi, c’erano Giancarlo Bastianini come garante e Gesuè Ariganello che ha sottolineato l’importanza del congresso. Assenti Enrico Casini, commissario per la convocazione del congresso scelto dalla commissione regionale, e il direttivo uscente del Pd argentarino. Il voto è iniziato alle 19,30. Arrivare al congresso non è stato facile. «Viste le premesse – dice a caldo Bonifazi – abbiamo cercato di farlo il prima possibile. Ora la palla passa in mano ai due nuovi segretari. Devono capire che è necessario fare un percorso unitario. Non ci sono vinti e vincitori fra gli iscritti», dice facendo «un appello all’unità».

Per Trombì il consenso è stato quasi unanime. Alle 22 si sono presentati 46 tesserati su 116 aventi diritto, 45 dei quali hanno votato per il nuovo segretario comunale (1 scheda nulla). Trombì sarà affiancato dai due segretari di circolo Matteo Marinai per Porto Santo Stefano (41 voti) e Alessandro Lucarini per Porto Ercole (5). Il congresso è stato l’occasione per confermare il consenso alla segreteria provinciale di Ariganello (42 voti, 4 astenuti). «Sono contento di un risultato – dice Trombì – che mette la parola fine, salvo eventuali ricorsi, a una cosa che si sarebbe dovuta concludere mesi fa. Resta l’amarezza per la mancata partecipazione di tanti iscritti che però non inficia il risultato. In questi 10 giorni metterò impegno assoluto per i candidati Pd a livello nazionale e penseremo alle amministrative». La precedente dirigenza Pd aveva dichiarato l’appoggio per il candidato Borghini. «Ascolteremo i candidati vicini al centrosinistra e sentiremo i loro programmi, democraticamente a maggioranza sceglieremo chi appoggiare. Al momento la cosa è in stand by. La mia intenzione è dedicarmi con tutte le forze per ricucire eventuali strappi e incomprensioni: deve risultare chiaro in tempi rapidi che ci siamo avviati verso il rinnovamento. Il partito dev’essere aperto, trasparente e inclusivo con un occhio più attento ai giovani. Voglio parlare con tutti, compresa l’ex dirigenza». «La nostra nuova politica sarà avere subito un gruppo unito - dice Marinai - Ora ripartiamo da zero con un nuovo Pd».

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