Il Tirreno

Grosseto

il papa in maremma

Anche i giovani si mobilitano: trenta ragazzi delle parrocchie e delle superiori volontari per il 10 maggio

di Sara Landi
Papa Francesco (foto Laura Antonelli)
Papa Francesco (foto Laura Antonelli)

Intanto prosegue la nostra iniziativa "Caro Francesco...": inviate al Tirreno le lettere indirizzate al Pontefice. Le pubblicheremo in uno speciale

05 maggio 2018
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GROSSETO. Molti hanno deciso di iscriversi per conto proprio ma sono ben mille i grossetani che hanno preferito vivere comunitariamente l’incontro con Papa Francesco del 10 maggio affidandosi al canale delle parrocchie e alla macchina organizzativa della Diocesi come conferma il vicario generale della Diocesi don Desiderio Gianfelici.

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«Per ogni parrocchia avevamo la disponibilità di circa un centinaio di pass – dice don Desiderio – e siccome l’input era di contenere il più possibile l’afflusso di auto abbiamo organizzato una ventina tra pullman e pulmini. Per ognuno di questi è stato scelto un capogruppo che fa da referente e per ogni partecipante abbiamo nominativi e documenti».

Ormai è quasi tutto pronto: giovedì Nomadelfia ha consegnato alla Diocesi i pass personali per ciascuno dei fedeli delle parrocchie coinvolte. «Gran parte dei partecipanti vengono dalle parrocchie cittadine – specifica don Desiderio – ma anche i piccoli paesi si sono organizzati con pulmini per andare tutti insieme dal Papa».

Ora non resta che prepararsi a vivere l’incontro con il pontefice con lo spirito giusto. «Come Diocesi ci preme ricordare che quella di Papa Francesco è una visita privata a don Zeno e alla sua famiglia – sottolinea don Desiderio – Poi è stata Nomadelfia a voler condividere la gioia di questo momento allargando la partecipazione all’evento. Se ad alcune richieste particolari che ci arrivano diciamo di no non lo facciamo per rigidità di protocollo ma solo per rispettare la volontà del Santo Padre e la natura dell’incontro».

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Oltre che con i mille fedeli dalle parrocchie e il clero la Diocesi sarà presente a Nomadelfia il 10 maggio con i trenta giovani che si sono messi a disposizione per fare servizio durante la visita di Bergoglio. L’idea nasce da un rapporto di amicizia con alcuni giovani di Nomadelfia e da un progetto portato avanti dall’ufficio diocesano della pastorale giovanile diretto da don Stefano Papini.

«Dalla conoscenza e dall’incontro con altri coetanei – dice don Desiderio – è nata l’idea di non limitarsi a essere presenti all’evento ma di offrire anche un servizio». Hanno risposto all’appello una trentina di ragazzi delle parrocchie e delle scuole superiori di Grosseto, tutti tra i 16 e i 19 anni. Li affiancano alcuni membri più grandi della consulta diocesana di pastorale giovanile: tra loro c’è Beatrice Muller, studentessa universitaria di 21 anni della parrocchia della Santa Famiglia: «Abbiamo fatto degli incontri di preparazione con Nomadelfia – dice Beatrice – e ci siamo resi disponibili per diverse mansioni. Saremo sul posto già dal pomeriggio del 9 e la mattina del 10 saremo operativi dalle 4,30 per accogliere i pellegrini e indirizzarli verso i diversi settori. Siamo tutti emozionati di metterci a disposizione come volontari per un’esperienza del genere. Io personalmente ho già visto il Papa in piazza San Pietro ma così sarà tutta un’altra cosa».

A sentire l’entusiasmo nella voce di Beatrice c’è da credere che questi trenta giovani, con i loro pass e le casacche di riconoscimento, non dispenseranno solo informazioni utili ai pellegrini ma soprattutto tanta gioia ed emozione.
 

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