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Arriva la festa di CasaPound parte la contromanifestazione

EL.GI.
Arriva la festa di CasaPound parte la contromanifestazione

Incerta la stima dei partecipanti. E intanto si attiva la macchina della sicurezza  Una ventina di associazioni scendono in piazza: «Difenderemo la democrazia» 

01 settembre 2018
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GROSSETO

Arriva a Grosseto per tre giorni (7, 8 e 9 settembre) la festa nazionale di CasaPound, movimento neofascista. E si attiva la macchina della sicurezza.

Vi sarà, come da protocollo, un primo passaggio in Prefettura con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblici. Seguirà un tavolo tecnico convocato dal questore di Grosseto con gli indirizzi tecnici da seguire sul fronte di ordine e sicurezza. Un protocollo generale, questo, che vedrà naturalmente modulare i servizi specifici e l’impiego delle forze dell’ordine in funzione del programma e della stima dei partecipanti attesi dai promotori da tutt’Italia. Il programma si sta definendo in questi giorni. Il giorno prima dell’apertura della festa nazionale “Direzione Rivoluzione” – come fa sapere il movimento dalla sede toscana – ci sarà una conferenza stampa nella sede grossetana di CasaPound per illustrare i dettagli del tutto. Non è nota la sede degli eventi (dibattiti e un libro): anche nel materiale pubblicitario sono riportati gli appuntamenti ma non il luogo che – non si esclude – potrebbe essere fuori città. Tra gli ospiti il segretario nazionale Simone Di Stefano e il presidente Gianluca Iannone, il segretario dell’Ugl Paolo Capone, il filosofo Diego Fusaro, l’economista Antonio Maria Rinaldi.

E intanto in provincia non si fanno attendere le reazioni. La segreteria provinciale del Pci di Grosseto va giù duro: «Non si autorizzi – attacca – la festa nazionale di CasaPound a Grosseto. Chiediamo a tutti gli antifascisti, ai cittadini e alle forze comuniste e sindacali di scendere in piazza contro questa manifestazione». Una ventina di associazioni maremmane sta organizzando una contromanifestazione in piazza Dante: sarà il pomeriggio dell’8. «Ci stiamo lavorando – dice Flavio Agresti, presidente provinciale dell’Anpi – ma siamo già a un ottimo punto. Sarà una manifestazione fuori dagli schemi. Ci saranno musica, dibattiti, ospiti. Abbiamo chiesto l’adesione della Regione toscana che ce l’ha già concessa – sarà presente l’assessore regionale Vittorio Bugli – e dei sindaci. Vi sarà il coinvolgimento delle istituzioni». Anche in questo caso, la contromanifestazione delle 20 associazioni sarà illustrata in conferenza stampa, nei prossimi giorni. «Per noi l’8 settembre è una data simbolica, da salvaguardare: per CasaPound l’Italia è morta, per noi è nata». L’invito a scendere in piazza è lanciato ai sindaci di tutta la provincia, incluso quello grossetano. Risale al marzo 2018 la brusca rottura di quest’ultimo con CasaPound, presente in consiglio comunale con Gino Tornusciolo, fino a quel momento in maggioranza. Il sindaco motivò la rottura spiegando di rivedersi in una «connotazione civica sostenuta dalle forze politiche di centrodestra, quelle che si sono unite e hanno vinto le recenti elezioni nazionali, lontana da ideologie vetuste ed estremismi di ogni sorta e genere». Tornusciolo era stato eletto in consiglio comunale con Fratelli d’Italia, passando poi al movimento neofascista. — EL.GI.



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