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Uomo di pace e spiritualità, il maestro Norbu se n’è andato

Fiora Bonelli
Uomo di pace e spiritualità, il maestro Norbu se n’è andato

È stato il fondatore di Merigar, luogo che il Dalai Lama definì “Il piccolo Tibet” Massimo rappresentante nel mondo del buddismo della tradizione Dzochen

29 settembre 2018
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ARCIDOSSO

Cordoglio e commozione in tutta l’Amiata. È morto, dopo una lunga malattia, all’ospedale di Siena, il maestro Chogyal Namkhai Norbu, massimo rappresentante a livello internazionale della tradizione Dzogchen (Grande Perfezione), una conoscenza ispirata a principi di compassione e non violenza, che ha fondato sull’Amiata la comunità di Merigar, il piccolo Tibet, come ebbe a chiamare questo angolo di Amiata, nel 1990, sua Santità il XIV Dalai Lama: «Qui sembra di essere in Tibet», disse.

Merigar lo fondò proprio il maestro Chögyal Namkhai Norbu nel 1981, mettendo la prima pietra alla costituzione della comunità buddista sull’Amiata e facendone il luogo principale a cui si riferiscono tutti gli altri “gar” (luoghi di incontro) del mondo. Giunto in Italia quasi mezzo secolo fa, invitato dal celebre orientalista Giuseppe Tucci, Chögyal Namkhai Norbu, nato nella Regione Autonoma del Tibet, ma diventato ormai cittadino italiano, ha collaborato con l’Istituto per gli studi sull’Estremo Oriente e ha insegnato molti anni all’Università Orientale di Napoli, oltre ad aver pubblicato oltre 200 libri, tradotti in tutte le lingue.

Le sue ricerche, di fama mondiale, sono un punto di riferimento per tutti gli esperti in campo storico e filosofico del mondo orientale. Il suo impegno accademico e il suo pensiero hanno avuto risonanza internazionale e hanno dato vita a istituzioni puntate allo studio e alla diffusione della cultura tibetana: l’Istituto Internazionale di Studi Tibetani Shang Shung, la Shang Shung Edizioni e la Ong Asia onlus, per progetti diretti di aiuto alla popolazione tibetana. Ha continuato fino alla fine, a trasmettere i suoi insegnamenti “in diretta” sul web in ogni angolo del pianeta, illustrando la filosofia dello Dzogchen, che apparteneva alla stessa tradizione pre-buddhista del Tibet e che raccoglie molti dei principi cardine presenti nei credi più importanti, i Mantra e le tecniche di yoga tibetano.

Il centro ha assunto oggi maggiore rilevanza grazie alla costruzione della biblioteca, custode di una vasta collezione di testi tibetani e con l’apertura del Maco (Museo di Arte e Cultura Orientale). «Un grande dolore personale e per tutta la comunità dell’Amiata» . Queste le prime parole di Jacopo Marini, sindaco di Arcidosso e presidente dell’Unione dei Comuni alla notizia della scomparsa del maestro Norbu, massimo rappresentante contemporaneo della tradizione Dzogchen, la Grande Perfezione. «Soltanto pochi giorni fa – ricorda – in una cerimonia pubblica nella Sala del Consiglio Comunale di Arcidosso, insieme alla prefetta di Grosseto Cinzia Torraco e al presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, per decisione del presidente Sergio Mattarella, il maestro Norbu è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana». «È stato un grande uomo di pace e di dialogo, di finissima cultura e profonda spiritualità. Forte il rapporto di amicizia e di rispetto tra la comunità Merigar, il popolo amiatino e il maestro Norbu. Un abbraccio grande e affettuoso unito ai sensi del nostro cordoglio giungano alla famiglia e a tutta la comunità di Merigar». —

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