Il Tirreno

Livorno

Addio compagna Daniela, anima rossa di Shangai

Gianni Tacchi
Addio compagna Daniela, anima rossa di Shangai

Livorno, Daniela Carrozzi Giuntini è morta a 75 anni: nel 1985 fondò il “Punto incontro donna”. Figura di spicco della sinistra livornese, ha recitato in due film di Virzì

22 ottobre 2017
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LIVORNO. Era l’anima rossa di Shangai, il punto di riferimento del quartiere sia a livello politico che culturale. Da una parte il suo impegno nella sinistra livornese, prima nella sezione del Partito comunista italiano e poi nella rinnovata Rifondazione comunista, dall’altra invece i mille progetti con le donne del rione, dai corsi di ogni tipo alle varie iniziative sociali. Era questo, Daniela Carrozzi Giuntini, una donna amata da tutti e sempre pronta ad aiutare chi si trovava in difficoltà. Se n’è andata venerdì scorso, all’età di 75 anni, dopo una lunghissima battaglia «con i suoi malanni», come ripeteva sempre agli amici: le sue condizioni si erano aggravate nell’ultimo periodo ed era stata ricoverata all’ospedale, dove purtroppo il suo cuore ha smesso di battere.

Sono stati in tanti, ieri pomeriggio, ad accompagnarla nell’ultimo viaggio dalla camera mortuaria al cimitero dei Lupi, dove il suo corpo è stato cremato. C’erano parenti, amici di famiglia, compagni di partito. E poi la gente di Shangai, dove nel 1985 fondò anche il “Punto incontro donna”, nato dalla commissione femminile del Partito comunista dell’epoca. «Era una delle anime, uno dei punti di riferimento», ripete oggi chi la conosceva. Ma la sua vita era fatta anche di arte, cultura e spettacolo. Carrozzi Giuntini ha recitato anche in due film di Paolo Virzì, La bella vita e Ovosodo, oltre ad aver preso parte a diversi spettacoli teatrali.

«È scomparsa una compagna di grandissima intelligenza, passione e generosità - il ricordo della Federazione di Livorno del partito della Rifondazione comunista - Daniela è stata un’amata dirigente del Pci prima e di Rifondazione comunista poi, sempre dentro quella che era la sua casa-quartiere: Shangai. Non si era mai risparmiata nelle iniziative sociali delle varie associazioni di quartiere, battendosi sempre con la stessa determinazione per i diritti e la dignità degli abitanti del territorio. Nel ’91 era stata tra le fondatrici di Rifondazione comunista a Livorno: a Shangai, insieme a Vincenzo Magrini, era riuscita a riunire centinaia di persone che non avevano accettato lo scioglimento del Pci».

Daniela, sempre in prima linea nelle battaglie per migliorare la situazione dei quartieri nord della città, aveva guidato anche la lotta dei residenti del palazzo pericolante di piazza Fratelli Bandiera, abbattuto e ricostruito dal Comune dopo le sue proteste. «Livorno e Shangai - chiudono da Rifondazione - perdono un pezzo importante della storia della classe popolare cittadina».
 

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